Gaza, la guerra nella guerra

Mentre il mondo occidentale plaude agli intenti di pace e tributa a due pudibondi figuri gli onori della “Pace” a Gaza, all’interno della Striscia è in corso un’altra guerra più silente ma non meno tragica.
Gaza, Hamas lancia un’offensiva contro traditori e collaborazionisti
Allo scoccare del cessate il fuoco, la Resistenza palestinese ha lanciato una vasta operazione contro quei mercenari che nel corso degli ultimi anni sono stati finanziati da Israele per attaccare i convogli di aiuti e sparare sui civili in fila che chiedevano cibo.
Anche le Nazioni Unite, in un report dello scorso autunno, hanno indicato la collusione tra esercito sionista e queste bande che derubano i camion di aiuti in modo da alimentare il mercato nero e privare la popolazione del sostentamento necessario. Le milizie più note sono quelle delle “Forze Popolari” capeggiate da Yasser Abu Shabab, contrabbandiere di droga e sigarette, proveniente dal clan dei Tarabin.
Shabab ha vissuto nella combat zone protetto dagli Israeliani; non è un caso che ha vissuto proprio in quella zona, visto che da lì passano i convogli carichi di aiuti. Il gruppo è ben armato, finanziato e protetto.
Il cessate il fuoco e i passi successivi
Dopo lo scambio dei prigionieri, si dovrebbe passare al disarmo dei militanti della Resistenza palestinese, ma questo resta un passo impraticabile. A questo proposito, Hamas ha fatto sapere che le armi della Resistenza non sono in discussione.
di Sebastiano Lo Monaco