Diritti UmaniPalestina

Gaza e la “fame progettata”

La carestia che imperversa a Gaza non è un effetto collaterale della guerra. È il risultato di un piano deliberato e pubblicamente dichiarato, volto a sfollare gli abitanti di Gaza, affamando l’intera popolazione.

Non si tratta di un disastro naturale: è la sistematica negazione dell’accesso al cibo in una minuscola striscia di terra affamata. La fame viene usata come arma: per spezzare la volontà della gente, costringerla alla resa, punirla collettivamente e attuare una pulizia etnica.

Il sistema alimentare di Gaza è completamente distrutto: panetterie bombardate, fattorie rase al suolo, pescherecci bruciati, bestiame ucciso, magazzini rasi al suolo, negozi svuotati e camion degli aiuti bloccati o respinti. E il “democratico” Occidente?

di Redazione

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi