Sulla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, Ocha, ha pubblicato un comunicato.
Da oltre 70 giorni non arrivano aiuti o rifornimenti commerciali a Gaza, poiché il blocco totale della Striscia ha avuto un impatto catastrofico sulla popolazione. Continuano gli attacchi agli ospedali. Giorni fa, a Khan Yunis, le forze israeliane hanno bombardato il reparto chirurgico del complesso medico Nasser, riportando diversi feriti. Questo complesso è uno degli otto ospedali pubblici ancora parzialmente operativi a Gaza.
Nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, almeno 60 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite o sono state dichiarate disperse in orribili massacri perpetrati dall’esercito israeliano
La vice coordinatrice umanitaria, Susana Takalits, ha dichiarato di essere rimasta scioccata dall’ennesimo attacco a questo ospedale, il quarto dall’inizio di questa guerra. La Sig.ra Takalits ha sottolineato che questi attacchi sono inaccettabili e devono cessare, sottolineando che le strutture sanitarie e i loro operatori devono essere sempre protetti.
Solo cinque ospedali nella Striscia di Gaza forniscono ancora assistenza alla maternità. Le ostetriche non hanno a disposizione né materiali né attrezzature e i nostri partner segnalano che circa 17mila madri incinte e in allattamento sono malnutrite e necessitano di supporto urgente.
Questa settimana abbiamo tenuto delle sessioni di sensibilizzazione per i bambini di Khan Yunis, spiegando loro come cercare di evitare gli ordigni inesplosi.
di Redazione
