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Gaza: “Boicottaggio dei sostenitori del genocidio”

La Commissione islamica per i diritti umani ha lanciato una massiccia campagna per boicottare quei governi e aziende che sostengono il genocidio israeliano in corso nella Striscia di Gaza.

In un comunicato diffuso martedì l’organizzazione no-profit con sede a Londra ha affermato che Israele sta commettendo apertamente un genocidio di fronte al mondo. Ha inoltre affermato che il Regno Unito e altri governi occidentali sono complici del genocidio in corso da parte del regime israeliano nel territorio palestinese assediato. “I nostri governi si rifiutano di sostenere un cessate il fuoco per porre fine al genocidio, invece stanno incoraggiando il massacro, fornendo armi e copertura politica in modo che Israele possa continuare a sterminare impunemente i palestinesi. Dobbiamo agire adesso, fare tutto il possibile per opporci a questo genocidio. Una delle cose più facili da fare è boicottare coloro che sostengono il genocidio”.

“Ci sono molte aziende che sostengono Israele e meritano di essere boicottate, ma l’elenco di aziende che abbiamo analizzato è particolarmente spregevole in quanto hanno aumentato il loro sostegno a Israele, spesso a livello militare”.

Alti funzionari di Washington e di altre capitali occidentali hanno affermato che non avrebbero tracciato alcuna linea rossa per Israele, che ha ucciso migliaia di civili palestinesi durante la guerra ancora in corso contro la Striscia di Gaza.

Gli sviluppi arrivano mentre i movimenti palestinesi di Hamas e del Jihad Islamico hanno recentemente denunciato la decisione del Regno Unito di effettuare voli di sorveglianza sulla Striscia di Gaza, definendo la mossa un coinvolgimento militare nella “guerra genocida” contro il territorio assediato. Le dichiarazioni sono arrivate dopo che il Ministero della Difesa britannico ha annunciato sabato la decisione di aiutare a localizzare i prigionieri detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.

Il ruolo del Regno Unito a Gaza

La dichiarazione aggiungeva che il Regno Unito avrebbe dovuto “correggere la sua posizione storicamente negativa nei confronti del popolo palestinese ed espiare la Dichiarazione Balfour del 1917, che stabiliva l’obiettivo della Gran Bretagna di insediare un focolare nazionale per il popolo ebraico in Palestina”.

La dichiarazione è ampiamente vista come il precursore della Nakba palestinese del 1948, quando gruppi terroristici sionisti, addestrati e creati per combattere fianco a fianco con gli inglesi nella seconda guerra mondiale, espulsero con la forza più di 750mila palestinesi dalla loro patria. Nella dichiarazione si afferma che la Dichiarazione Balfour è “il peccato del secolo”, affermando che la Gran Bretagna sta “commettendo un altro errore” e ricordando al mondo il suo passato “coloniale e criminale”.

I voli di sorveglianza britannici sulla Striscia di Gaza “metteranno il governo britannico in ostilità nei confronti dei palestinesi e di tutte le persone amanti della libertà in tutto il mondo, che rifiutano l’aggressione israeliana”, ha aggiunto.

L’esercito israeliano ha ripreso a bombardare la Striscia di Gaza venerdì mattina dopo aver dichiarato la fine di una tregua durata una settimana. A due mesi dall’inizio dell’assalto genocida di Israele contro la Striscia, sono stati assassinati oltre 16mila civili palestinesi.

di Redazione

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