Gaza, le armi letali Usa fornite a Tel Aviv
Il massacro compiuto da Israele di centinaia di rifugiati palestinesi che si erano rifugiati nella scuola Tabeen di Gaza City, ha profondamente indignato l’opinione pubblica in tutto il mondo. Mentre la Casa Bianca versa lacrime di coccodrillo per discolparsi dal coinvolgimento in questa guerra brutale, negli ultimi 10 mesi si è resa complice del genocidio israeliano contro i palestinesi con la fornitura di armi.
Le armi americane fatali nella guerra di Gaza
Sebbene sin dall’instaurazione del regime israeliano gli Stati Uniti abbiano fornito annualmente 3,8 miliardi di dollari in armi all’esercito israeliano, durante la guerra di Gaza questi aiuti militari sono aumentati notevolmente.
Dal 7 ottobre, Washington ha inviato oltre cento spedizioni di armi nei territori occupati. Le armi più importanti consegnate dagli americani erano sistemi di difesa, munizioni guidate, proiettili di artiglieria, proiettili di carri armati e armi leggere.
Secondo funzionari statunitensi, dall’inizio della guerra a Gaza, l’amministrazione Biden ha consegnato a Israele almeno 14mila bombe MK-84 da 2mila libbre, 6.500 bombe da 500 libbre, 3mila missili aria-terra Hellfire e mille bunker booster.
MK-84 da 2mila libbre
Le armi più pericolose inviate a Israele sono le bombe da 2mila libbre che gli israeliani hanno usato frequentemente in attacchi su Gaza. Secondo l’ufficio dell’esercito americano che gestisce le munizioni del Pentagono, gli scopi principali delle bombe da 2mila libbre sono distruggere “edifici, scali ferroviari e linee di comunicazione”. Circa il 40 percento del peso di ciascuna di queste bombe è costituito da una forte miscela esplosiva, e il resto è legato al suo corpo in acciaio.
Quando queste bombe detonano, il guscio piatto della bomba esplode in schegge capaci di frantumare corpi umani e veicoli non blindati. Una bomba da 2mila libbre può squarciare cemento spesso e metallo e creare un ampio raggio di esplosione.
Un alto funzionario militare statunitense ha affermato che nelle prime due settimane della guerra di Gaza, il 90 percento delle munizioni utilizzate da Israele erano bombe guidate da satellite da 1.000-2.000 libbre, mentre il resto erano bombe più piccole da 250 libbre.
Bombe Usa fanno stragi a Gaza
Secondo quanto riportato, nel suo attacco all’ospedale Al-Moamadani nei primi giorni della guerra di Gaza, che ha causato oltre mille tra morti e feriti, Israele ha utilizzato bombe da 2mila libbre. Nei giorni scorsi, l’esercito di occupazione ha utilizzato le bombe americane GBU-39 nell’attacco alla scuola di Tabaeen, durante il quale sono stati massacrati oltre cento palestinesi. La GBU-39 è una bomba guidata da 250 libbre progettata per trasportare un numero maggiore di bombe più piccole.
Gli analisti ritengono che, nonostante le bombe più piccole abbiano una potenza esplosiva inferiore rispetto a quelle da 2mila libbre, possano comunque causare gravi ferite e morte, soprattutto in aree scarsamente protette, come i campi profughi colpiti più volte dall’esercito israeliano a Rafah.
Le bombe da 250 libbre sono diventate sempre più l’arma preferita dall’esercito israeliano e due di queste sono state utilizzate a maggio in un attacco a un campo profughi a Rafah, in cui sono morte decine di persone.
Complicità americana
D’altro canto, a dicembre, il governo Biden ha accettato la vendita a Israele di circa 14mila proiettili per carri armati e del relativo equipaggiamento per un valore di oltre 106 milioni di dollari, e proiettili di artiglieria da 155 mm e del relativo equipaggiamento per un valore di 147 milioni di dollari.
Diversi analisti politici hanno affermato che molte delle armi utilizzate a Gaza includono bombe da 450 o 900 chilogrammi, come le bombe Mark 84.
Dal 7 ottobre, Washington ha inviato 6,5 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele. A maggio, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge di aiuti da 17 miliardi di dollari a Tel Aviv, aprendo le mani all’amministrazione Biden per rafforzare militarmente Israele nella sua guerra genocida a Gaza. Inoltre, a marzo il governo degli Stati Uniti ha approvato la spedizione di 1.800 bombe non guidate MK84 e 500 bombe non guidate MK82.
Le micidiali MK84
Le bombe MK84 che gli israeliani hanno sganciato su Gaza con un peso di circa 900 kg, raggiungono una temperatura di 7mila gradi e hanno un elevato potere distruttivo. Anche le bombe MK82 da 220 kg fanno parte degli aiuti americani all’occupazione israeliana. Queste bombe non sono guidate, vengono sganciate indiscriminatamente e hanno avuto un ruolo maggiore nei massacri di civili.
Secondo il Responsible Statecraft Institute, a ottobre 2023 la Casa Bianca ha firmato 599 vendite militari estere a Israele per un valore di 23,8 miliardi di dollari. Le iniziative prioritarie includono jet da combattimento F-35, elicotteri da trasporto pesante CH-53K, cisterne di rifornimento aereo KC-46A e munizioni guidate di precisione.
Inoltre, la Fondazione per la difesa delle democrazie ha stilato un elenco di resoconti giornalistici e informazioni ufficiali disponibili sulle armi consegnate al regime israeliano alcuni mesi fa.
I rapporti suggeriscono che le armi fornite includono sistemi di difesa aerea, munizioni guidate di precisione, proiettili di artiglieria, proiettili di carri armati, armi leggere, missili Hellfire utilizzati dai droni, munizioni per cannoni da 30 mm, dispositivi per la visione notturna PVS-14 e lanciarazzi portatili.
Secondo il sito web Breaking Defense, per evitare qualsiasi problema nell’intercettazione dei missili di Hezbollah e Hamas, il Pentagono ha affittato a Israele le due batterie antimissile Iron Dome che questo regime aveva precedentemente venduto a Washington.
Mentre gli americani forniscono dettagli e l’entità degli aiuti militari inviati all’Ucraina, rivelano pochi particolari sul tipo di armi e munizioni consegnate a Tel Aviv.
Invio di F-35
Oltre a bombe e missili, gli Stati Uniti hanno anche inviato nuovi jet da combattimento al loro alleato. Secondo un rapporto del Washington Post, a marzo, l’amministrazione statunitense ha approvato la vendita di 25 F-35 e motori per jet da combattimento a Israele. Poiché questa azione si basava sull’approvazione del Congresso della vendita da 2,5 miliardi di dollari basata su una legge approvata nel 2008, il Dipartimento di Stato questa volta non ha informato il pubblico o il Congresso.
Sebbene i funzionari statunitensi affermino che le loro armi non vengono utilizzate per il massacro dei civili a Gaza, ciò che è certo è che la maggior parte delle armi utilizzate nella guerra di Gaza sono di fabbricazione americana e mietono più vittime proprio per il loro elevato potere distruttivo.
di Redazione