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Gaza: 800mila studenti privati ​​del diritto all’istruzione

Secondo il Ministero dell’Istruzione palestinese, almeno 800mila studenti sono stati privati ​​dell’istruzione per il secondo anno scolastico consecutivo dall’inizio della guerra israeliana nella Striscia di Gaza nell’ottobre 2023.

In una dichiarazione rilasciata giovedì, il ministero ha spiegato che la guerra israeliana a Gaza ha privato oltre 650 studenti delle scuole primarie e secondarie, nonché circa 100mila studenti dell’istruzione superiore e circa 35mila bambini dell’asilo, della possibilità di frequentare la scuola. Il ministero ha accusato l’esercito di occupazione israeliano di persistere nei suoi brutali attacchi contro i bambini di Gaza e di privarli del loro diritto alla protezione e a un’istruzione sicura.

Il ministero ha affermato che dall’inizio della guerra, l’esercito israeliano ha ucciso oltre 11.600 bambini in età scolare, aggiungendo che decine di migliaia di bambini sono rimasti feriti e traumatizzati, molti dei quali affetti da disabilità fisiche.

Secondo il ministero, più di 750 insegnanti e dipendenti del settore dell’istruzione sono stati uccisi e centinaia di loro sono rimasti feriti, mentre 1.100 studenti dell’istruzione superiore e 134 scienziati, accademici e professori sono stati uccisi e migliaia di loro sono rimasti feriti.

Gaza rasa al suolo

“L’esercito israeliano continua a colpire ripetutamente le strutture educative, anche se quelle rimanenti vengono utilizzate come centri di rifugio per gli sfollati“, ha affermato il ministero, accusando le forze israeliane di aver distrutto il 93 percento delle scuole e delle strutture appartenenti al settore dell’istruzione. Durante la guerra, l’esercito israeliano ha distrutto anche 135 edifici accademici e amministrativi appartenenti a università, college e istituti di istruzione superiore.

Il ministero ha invitato la comunità internazionale e le sue istituzioni a intervenire con urgenza e ad adottare misure efficaci per garantire la protezione dei bambini e delle strutture educative e a fare pressione sul governo israeliano affinché ponga fine ai crimini. Il ministero ha inoltre chiesto di fare pressione su Israele affinché consenta l’ingresso di aiuti di emergenza a Gaza, tra cui tende, aule mobili, cancelleria e materiale scolastico.

di Redazione

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