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Gaza, 3° giorno dell’operazione “Al-Aqsa Flood”

Il popolo palestinese sta affrontando eroicamente l’aggressione militare israeliana. Sono trascorse più di 48 ore dall’operazione a sorpresa e, nonostante i brutali raid israeliani, i combattenti di Gaza si stanno riversando negli insediamenti israeliani al confine con Gaza in un’incursione senza precedenti nei territori palestinesi occupati.

L’esercito di occupazione israeliano ha annunciato questa mattina che gli scontri con i combattenti della Resistenza palestinese sono ancora in corso in sette-otto località intorno alla Striscia di Gaza.

Il comune di Sderot ha ordinato ai coloni israeliani di rimanere chiusi nelle loro case per “motivi di sicurezza”. Il Times of Israel ha riferito che le forze di occupazione israeliane hanno avuto uno scontro a fuoco con diversi combattenti di Hamas in una piscina municipale di Sderot. Sono state segnalate diverse vittime.

Massacri brutali a Gaza

D’altro canto, le forze di occupazione hanno continuato la loro brutale aggressione contro Gaza, con numerosi massacri che hanno causato decine di morti e feriti.

Nella tarda domenica e all’inizio di lunedì, sono stati rinnovati i raid nelle regioni nordorientali e nordoccidentali di Gaza, prendendo di mira le case dei cittadini, le moschee e le istituzioni pubbliche con bombardamenti violenti e indiscriminati utilizzando missili a concussione.

I raid hanno visto anche la presa di mira della famiglia Abu Hilal a Rafah, che ha provocato numerosi martiri e feriti. I rapporti riferiscono che almeno 18 persone sono state uccise in questo raid, e alcune sono ancora disperse sotto le macerie.

Inoltre, è stato preso di mira un centro locale nel Governatorato di Khan, uccidendo cinque cittadini palestinesi. Altre zone di Gaza sono state colpite dall’aggressione israeliana, con la casa della famiglia Fayyad a Deirah e una casa nella zona di Canaan a Beit Lahia entrambe prese di mira. Le squadre della protezione civile continuano a lavorare per estrarre i feriti da sotto le macerie delle case e di altre aree prese di mira.

Dal mare, le cannoniere israeliane hanno sparato proiettili verso le coste di Gaza City durante l’ultima ondata di bombardamenti. Gli equipaggi delle ambulanze hanno avuto difficoltà a raggiungere i luoghi dei bombardamenti a causa dell’intensificazione dei raid, con diverse strade principali distrutte.

Drammatico conteggio delle vittime

Il Ministero della Sanità palestinese di Gaza ha stimato a 493 il numero dei martiri, tra cui 91 bambini e 61 donne. Ha annunciato che il numero dei feriti si avvicina a 2751.

Ciò avviene mentre i media israeliani hanno confermato che il numero di morti israeliani è salito a più di 700. Il Ministero della Sanità dell’entità sionista ha annunciato che a partire da lunedì mattina 2.382 israeliani “sono stati curati negli ospedali di Israele per le ferite riportate durante la guerra. 22 di loro sono in condizioni critiche mentre 345 sono gravemente feriti”, ha aggiunto il ministero.

In tutto questo, la comunità internazionale si stringe intorno all’entità sionista, ignorando ancora una volta le sofferenze e le atrocità che quest’ultima ha fatto patire per be 80 anni al popolo palestinese.

di Redazione

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