Alle 20 di ieri si sono chiusi in Francia i seggi elettorali per il primo turno per eleggere il presidente della Repubblica.
L’esito finale ha rispettato quelli che erano i pronostici della vigilia, saranno Emmanuel Marcon e Marie Le Pen a giocarsi il posto all’Eliseo.
L’astensionismo, vero spauracchio delle elezioni, non ha cambiato il gioco perché il presidente uscente non ha incassato la debacle che molti temevano. Macron ha ottenuto il 28% mentre Marie Le Pen si è fermata al 23,2. Poco distaccato c’è J.L. Melanchon della sinistra radicale con il 20,4%.
Adesso, come sempre accade, nei 15 giorni che separano il secondo turno, il gioco verrà svolto dalle alleanze e dalle scelte degli sconfitti. Il bottino che fa più gola è quello di Melanchon che con un 20% può cambiare le sorti delle elezioni.
Se debacle c’è stata, sicuramente è quella di Zemmour che si è fermato al 6,8%. Lui e Pecresse, che ha ottenuto il 4,7% possono essere alleati preziosi per Marie Le Pen che ha bisogno di tutte le percentuali possibili.
Sicuramente, Macron utilizzerà tutte le frecce al suo arco, chiamando al voto i francesi e paventando le sorti nefaste dell’Europa in caso della vittoria dell’estrema destra in Francia.
di Sebastiano Lo Monaco
