Fidh all’Aja: “Israele ha commesso crimini di guerra contro i civili di Gaza”
La Federazione Internazionale per i Diritti Umani (Fidh), composta da 178 Ong aderenti, ha denunciato il governo israeliano per aver commesso crimini di guerra contro i civili palestinesi inermi durante l’ultima offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza. In un rapporto intitolato “Trapped and Punished: The Gaza Civilian Population under Operation Protective Edge” pubblicato il 27 marzo 2015, la Fidh ha denunciato gli attacchi indiscriminati diretti contro civili e obiettivi civili, evidenziando l’uso sproporzionato della forza da parte dei militari israeliani e i vergognosi attacchi alle ambulanze e agli altri mezzi di soccorso.
Il rapporto ha messo in luce in modo dettagliato le più gravi violazioni del Diritto Internazionale ad opera del regime di Tel Aviv, tra cui il divieto di accesso ai soccorsi e l’aver considerato obiettivi militari anche le infrastrutture civili, sanitarie e le aree residenziali. Gaelle Dusepulchre, uno dei membri della delegazione Fidh che ha recentemente visitato la Striscia di Gaza, ha dichiarato: “La maggior parte delle persone che abbiamo incontrato aveva già vissuto le precedenti offensive israeliane contro Gaza, eppure l’offensiva dell’estate 2014 è stata descritta da tutti come la peggiore che abbiano mai visto. Le bombe hanno colpito indiscriminatamente uomini, donne e bambini”.
La Fidh, con sede a Parigi, ha presentato la relazione alla Corte Penale Internazionale (Cpi) la mattina del 27 marzo, solo tre giorni prima che l’adesione della Palestina alla Cpi, fortemente voluta dall’Autorità Nazionale Palestinese di Ramallah, venga ufficialmente ratificata. Shawan Jabbarin, vice presidente della Federazione, ha così commentato questo atto: “E’ giunto il momento per la Corte Penale Internazionale di passare da un semplice esame superficiale del conflitto ad un’indagine completa ed accurata. Il procuratore deve visitare quei luoghi per prendere coscienza della reale entità dei crimini commessi. Da troppo tempo il popolo palestinese attende che sia fatta giustizia”.
A queste parole hanno fatto eco quelle del presidente della Fidh, Karim Lahidji, il quale ha concluso che: “L’impunità non è altro che un invito a commettere ulteriori crimini. E’ tempo per la giustizia internazionale di prevalere su un sistema giudiziario nazionale che si mostra non collaborativo”. Israele ha sferrato la sua ultima, sanguinosa offensiva contro la popolazione inerme della Striscia di Gaza all’inizio di luglio dello scorso anno. “Protective Edge” si è conclusa il 26 agosto 2014, con una tregua che è entrata in vigore dopo negoziati mediati dall’Egitto a Il Cairo. Dopo 50 giorni quasi 2.200 palestinesi, tra cui 577 bambini, sono stati uccisi e oltre 11.100 – tra cui 3.374 bambini, 2.088 donne e 410 anziani – sono rimasti feriti.