F-35, amministrazione Usa investirà 11 milioni di dollari
L’amministrazione Biden ha deciso di investire ben 11 milioni di dollari per acquistare 85 Lockheed Martin F-35 per il prossimo anno. Questo progetto sembra ricalcare una linea già percorsa e decisa dalla precedente amministrazione Trump, secondo fonti ufficiali.
Infatti, il Pentagono avrebbe prima considerato l’idea di aumentare quanto era destinato per la prossima generazione di caccia da combattimento richiedendo un budget di 715 milioni di dollari ma, successivamente, ha deciso invece di focalizzarsi sull’utilizzare dei fondi per aggiornare le caratteristiche degli F–35 ogni sei mesi.
Questo è quanto riporta l’agenzia di stampa Bloomberg, a cui si aggiungono le parole di J. J. Gertler, un analista dell’aeronautica militare statunitense del Congressional Research Service: «Non è strano che il budget di una nuova amministrazione cambi così poco rispetto a quello stabilito dalla precedente amministrazione, ma questo fa pensare che siano grosse novità per il 2023». Anche se la cifra dei 715 milioni di dollari, destinata ai programmi della Difesa, è pubblica, il Pentagono non ha mai confermato tale somma e l’Office of Management and Budget non ha mai dichiarato ufficialmente quale essa sia.
Laura Seal, una portavoce del dipartimento del Joint Programme Office (JPO) per gli F–35, ha dichiarato attraverso una mail che «il Dipartimento della Difesa risponderà specificatamente alle domande riguardo il budget richiesto una volta che sarà accordato», continuando «il JPO non è tenuto a provare nulla in anticipo».
Tuttavia, il numero di F–35 richiesti dalla nuova amministrazione, così come le cifre che verranno spese per l’arsenale nucleare statunitense, per la marina e tutte le recenti questioni come i tagli all’esercito, è la questione più calda del budget sulla Difesa della amministrazione statunitense Biden. Ma, degli 85 apparecchi militari pattuiti, solo 48 saranno effettivamente richiesti dall’Air force, come il piano dello scorso anno, stando ai dati ufficiali.
F-35 e Block 4 upgrade programme
La questione degli F-35 è stata soprannominata Block 4 upgrade programme, dal momento che gli F–35 possono essere equiparati a computer volanti. Dunque, aggiornare i sistemi hardware e software dell’F-35, secondo le parole di Stacy Cummings, sottosegretario ad interim per l’acquisizione e il sostegno, rivolte al Senate Armed Services sub-committee, «è fondamentale per garantire che i nostri jet rimangano dotati dei migliori strumenti disponibili. Il dipartimento ha dato la priorità alla modernizzazione per mantenere queste funzionalità sulla buona strada, lavorando per fornire una base di finanziamento stabile e realistica». La Cummings ha inoltre aggiunto che «accelerare o aumentare le quantità di approvvigionamento delle precedenti varianti F-35 è controproducente e saranno risorse scarse o sprecate in quanto tali aerei dovranno essere estratti dalle linee di volo e adattate alla capacità del programma del Block 4».
Oltre agli ulteriori fondi di cui le aree Block 4 necessitano, i contribuenti statunitensi ed i partner alleati stanno assorbendo un superamento di 444 milioni di dollari causato da un problema della Lockheed Martin sub-contractor sull’aggiornamento dell’hardware chiave, chiamato TR3, che è il primo passo per aumentare la potenza e la memoria del jet. A ciò si aggiungono le parole di Jessica Maxwell, speaker del Pentagono, la quale afferma che «il budget deve bilanciare alcuni fattori come assicurare che il nostro esercito può abbracciare gli obiettivi della difesa nazionale, adesso ed in futuro. Il dipartimento si impegna ad utilizzare i soldi dei contribuenti in modo responsabile e ad acquisire gli F-35 nel modo più conveniente possibile, soddisfacendo al contempo le attuali esigenze dei combattenti».
di Marzia Cotugno