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Sigonella, il Grande Fratello siciliano

La base di Sigonella è divenuta la più grande stazione aeronavale d’intelligence americana, grazie al nuovo sistema AGS (Alliance Ground Surveillance), installato per sorvegliare la superficie terrestre e la raccolta e l’elaborazione d’informazioni strategiche. Gli investimenti per le ultime infrastrutture ammontano a un miliardo e seicento milioni di euro. Il 10% dell’importo è stato sostenuto dal governo italiano, assicurando gli appalti ai noti imprenditori dell’edilizia militare.

Gli Stati Uniti hanno voluto ripagare la fedeltà dell’Italia per aver condiviso scelte internazionali a dir poco discutibili (guerre in Afghanistan e Iraq, nuova base militare ad Aviano, comandi Africom a Napoli e Vicenza e stazione radar satellitare MUOS a Niscemi).

L’elemento principale del sistema AGS è rappresentato dal modernissimo velivolo senza pilota, equipaggiato con sistemi radar e sensori in grado di rilevare, seguire e identificare con accuratezza e da grande distanza, il movimento di qualsiasi veicolo sul terreno. Questo veivolo si chiama Euro Hawk Uav, una variante specifica dell’RQ-4B Global Hawk. Il primo prototipo di Euro Hawk è entrato operativo nel 2009, costruito dai giganti dell’industria militare americana, Northrop Grumman ed Eads. Le due aziende hanno stipulato un contratto di 410 milioni di euro. Sei sono i velivoli dislocati a Sigonella, a cui si aggiungono i quattro RQ-4B assegnati in Sicilia dall’US Air Force. Per l’intero sistema di rilevazione è prevista una spesa complessiva vicina ai quattro miliardi di euro.

Sigonella e complicità italiana

A beneficiare della somma è un consorzio di imprese statunitensi ed europee: oltre a Northrop ed Eads ci sono anche General Dynamics, Thales e l’italiana Galileo Avionica, società del gruppo Finmeccanica. A Sigonella sono centralizzate le attività di raccolta d’informazioni ed analisi di comunicazioni, segnali e strumentazioni straniere, trasformando la Sicilia in una grande centrale di spionaggio mondiale.

Nell’isola sono arrivati altri 800 militari Nato con le rispettive famiglie. I comuni limitrofi a Sigonella hanno repentinamente approvato quattro varianti ai rispettivi piani regolatori, consentendo la costruzione su terreni agricoli e aranceti, di confortevoli residence per i militari e civili americani.

Che i proprietari dei terreni siano noti imprenditori siciliani non può certo stupirci, dopo oltre settanta anni di occupazione dovremmo aver capito chi decide per il nostro destino.

di Yahya Sorbello

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