Esiste un’opportunità per sradicare il potere militare di Hezbollah?

L’Alma Center israeliano ha pubblicato un rapporto dettagliato su Hezbollah, in cui analizza la situazione del partito dopo la battaglia di Uli al-Bas. Il rapporto, intitolato “Esiste un’opportunità storica per sradicare il potere militare di Hezbollah?”, si concentra sull’attuale situazione militare del Partito di Dio e valuta se esista un’opportunità storica per disarmarlo.
Il rapporto non presenta uno specifico “piano di eradicazione”, ma piuttosto individua una serie di condizioni favorevoli che potrebbero trasformare questo momento in una “opportunità storica” per indebolire Hezbollah, se sfruttate da Israele e/o dallo Stato libanese. Tuttavia, il rapporto sottolinea che la completa eradicazione rimane difficile da raggiungere a causa della natura ideologica e dottrinale del partito, affermando che “la Resistenza armata di Hezbollah non è un mezzo, ma un’identità”, aggiungendo che “Hezbollah è qui per restare. L’ideologia e le motivazioni della “Resistenza” e il perseguimento della distruzione di Israele permangono. Al momento, diverse unità di Hezbollah sembrano stare ricostruendo i loro piani operativi e alcune stanno persino preparando le infrastrutture necessarie per svolgere attività militari contro Israele”.
Il rapporto sottolinea il sostegno iraniano a Hezbollah dopo la guerra, affermando: “Gli iraniani stanno aiutando Hezbollah ad apportare modifiche e aggiustamenti alla struttura dell’organizzazione e alle sue istituzioni economiche, allo scopo di ridurre le spese e aumentare l’efficienza”.
Riguardo al futuro del partito, il rapporto sottolinea che “gli iraniani ed Hezbollah ricalcoleranno le loro posizioni e probabilmente si adatteranno e si adegueranno alla nuova situazione. L’attenzione rimane, ad oggi, sulla produzione nazionale di armi per colmare il vuoto lasciato dalla distruzione di armi durante la guerra”.
Hezbollah si rinnova e ricostruisce
Il rapporto ritiene che sia “solo questione di tempo prima che l’unità Radwan torni in condizioni operative”, sottolineando “la determinazione di Hezbollah a rinnovare e ricostruire il suo arsenale missilistico”.
Per quanto riguarda le capacità militari, il rapporto afferma che “l’arsenale rimanente nelle mani della Resistenza potrebbe consentirgli di gestire la propria economia di munizioni ed effettuare decine di lanci al giorno per circa un anno, supponendo che possieda ancora un numero sufficiente di lanciatori operativi. Per quanto riguarda i ‘tunnel’, stimiamo che ci sia ancora una vasta infrastruttura di tunnel tattici (regionali), infrastrutture sotterranee e tunnel strategici che non hanno subito danni”.
“Israele ha inferto un duro colpo a Hezbollah, ma non l’ha annientato. Israele è in una lotta continua contro un nemico ideologicamente radicato, paziente e talvolta sofisticato, sostenuto dagli iraniani. Pertanto, non dovremmo chiederci se esista un’opportunità storica per eliminare la Resistenza, concentrandoci sulla sua forza militare e disarmandolo. Piuttosto, dovremmo chiederci se Israele possiede la capacità strategica necessaria per continuare a indebolirlo costantemente fino a farlo perdere rilevanza, e se lo Stato libanese possiede la volontà e la capacità necessarie per affrontare Hezbollah”, conclude il rapporto.
di Redazione