Erdogan inonda l’Europa di rifugiati… e sangue
di Redazione
I recenti attentati di Bruxelles, oltre a scatenare caos e terrore, hanno portato di nuovo al centro dell’attenzione la crisi dei rifugiati in Europa e dei discussi accordi tra l’Ue e la Turchia.
Le attenzioni sono rivolte essenzialmente al ruolo sospetto intrapreso dal presidente turco Erdogan nell’alimentare ulteriormente questa crisi, e, infine, mettere in pericolo la sicurezza dell’Europa. Per anni, l’ultimo sogno di Erdogan di far aderire la Turchia all’Ue è andato più volte in frantumi. Il nucleo di questo argomento, come molti analisti hanno espresso, sta nel tentativo di Erdogan di ricattare e, infine, sottomettere l’Europa.
“La Turchia è consapevole che l’Ue da sola non può proteggere le suo frontiere. In passato, la Turchia si confrontava con l’Europa da una posizione di debolezza, ma con la crisi dei rifugiati la situazione si è invertita, perché oggi l’Europa ha bisogno della Turchia”, ha dichiarato il dottor Gunter Sufert, un esperto della Fondazione per la scienza e la politica della Germania.
La Turchia ha ricevuto miliardi di euro da parte dell’Ue al fine di fornire ai rifugiati un alloggio provvisorio e, infine, tenere i profughi lontano dai confini europei. Eppure, l’afflusso di profughi non è cessato. La Turchi ha scelto il modo peggiore per tentare l’adesione all’Ue, inondando l’Europa di rifugiati. Dietro il falso pretesto di sostenere i profughi di guerra e degli aiuti umanitari, la Turchia sta portando avanti la sua folle e criminale strategia politica, in cui la vile e meschina Europa non è esente da responsabilità e complicità.