E’ notizia di questi giorni che, la commissione europea, ha discusso di energie rinnovabili, riguardo l’utilizzo e lo sviluppo delle risorse bioeconomiche, forestali della Finlandia.
Il governo finlandese ha espresso soddisfazione per le decisioni e per i criteri di sostenibilità per l’utilizzo delle biomassa forestale per la produzione di energia che era prevista nella proposta della commissione europea.
Mercoledì si è discusso della direttiva che mira a creare una solida base per aumentare l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili. Olli Rehn ha affermato: “E’ importante aver raggiunto questo accordo sulla biomassa, essa manterrà il suo status di emissioni zero ma che, soprattutto, l’onere amministrativo non inibirà lo sviluppo bioeconomico della Finlandia”.
La Finlandia, fa notare sempre Rehn, ha sempre optato per una politica bio economica che possa andare oltre il 2020. Gli sforzi della commissione europea, rispondono all’esigenza delle industrie finlandesi che potranno beneficiare di una graduale transazione verso i biocarburanti.
Kimmo Tilikainen, ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente finlandese, si è detto molto fiducioso del fatto che, con questa proposta, si ridurranno gli oneri burocratici a carico della Finlandia. “Le biopolitiche, le politiche climatiche e forestali della Finlandia, sono sostenibili e questo ci porta ad evitare un sacco di burocrazia, con snellimento di pratiche annesse”, ha dichiarato Tilikainen.
Mercoledì scorso è stata una giornata di festa per la politica finlandese. Petri Sarvamaa, del parlamento europeo ha affermato che una decisione negativa avrebbe compromesso lo sviluppo della bioeconomia delle risorse forestali finlandesi.
Una nazione come la Finlandia, con idee chiare e politici validi è riuscita a far valere i propri interessi, combattendo per proteggere la loro visione in Europa. Sembra un racconto di fantascienza, soprattutto quando si leggono termini come Bioeconomia ed Energie Rinnovabili, definizioni che, nel territori italiano, vengono viste come il monolite nel film di Stanley Kubrick 2001 “Odissea nello Spazio”.
di Sebastiano Lo Monaco
