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Donne palestinesi sottoposte a tortura nelle carceri israeliane

Il regime israeliano tiene in prigione 12 donne palestinesi che sono soggette a vari tipi di tortura e non hanno il permesso di incontrare i loro parenti, hanno riferito gruppi di difesa dei diritti.

Il Palestinian Information Center, citando un rapporto del Palestinian Prisoners ‘Club (Ppc) e dell’Addameer Prisoner Support and Human Rights Association, ha riferito che le madri palestinesi incarcerate stanno scontando diverse pene detentive, mentre una di loro è detenuta senza accusa o prova.

Il rapporto aggiunge che due donne palestinesi sono trattenute attraverso una famigerata politica israeliana di “detenzione amministrativa”. Nel rapporto si evidenzia il fatto che le prigioniere sono sottoposte a tutti i tipi di abusi e torture a partire dal giorno del loro arresto.

Il 3 marzo, le forze israeliane hanno arrestato una madre di un bambino e una donna incinta al terzo mese dalla città di Ramallah, nella Cisgiordania occupata. La detenuta – identificata come Anhar al-Hajjah – è stata portata nella sezione femminile della prigione di Hasharon e tenuta in condizioni disumane.

900 donne palestinesi arrestate dal 2015

Il rapporto sottolinea che dal 2015 il numero delle donne palestinesi arrestate ha raggiunto più di 900, tra cui madri di prigionieri, martiri e minorenni.

Più di settemila prigionieri palestinesi sono attualmente detenuti in circa 17 carceri israeliane, dozzine di loro stanno scontando più ergastoli.

Oltre 500 detenuti, comprese donne e minori, sono detenuti sotto la cosiddetta detenzione amministrativa in varie carceri israeliane, alcuni dei quali detenuti per un massimo di 11 anni senza alcuna accusa nei loro confronti. La detenzione avviene su ordine di un comandante militare e sulla base di ciò che il regime israeliano definisce prove “segrete”.

Gruppi per i diritti umani affermano che la detenzione amministrativa viola il diritto a un giusto processo poiché le prove vengono negate ai prigionieri mentre sono detenuti per lunghi periodi senza essere accusati, processati o condannati.

I detenuti palestinesi hanno continuamente fatto ricorso a scioperi della fame a tempo indeterminato nel tentativo di esprimere la loro indignazione per le detenzioni.

di Yahya Sorbello

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