Elezioni Portogallo: la divisione delle Sinistre regala la vittoria alla Destra di Coelho
di Redazione
Domenica in Portogallo si sono tenute le elezioni, segnate da un’astensione record (44,55%) e dalla prospettiva dell’ingovernabilità.
La coalizione di destra del premier uscente, Pedro Coelho, pur perdendo 13 punti percentuali dalle scorse elezioni, col 37% rimane la prima, ma non ha la maggioranza dei seggi.
Secondo è giunto il Partito Socialista con il 32,4% dei voti, che sconta ancora amaramente la disastrosa gestione del suo passato leader, e Primo Ministro fino al 2011, José Socrates, finito poi in carcere per corruzione.
Terzo a sorpresa il Bloko de Esquerda, la formazione post trotzkista sostenuta da Podemos, che col 10,2% ha superato la coalizione di Verdi e Comunisti fermatasi all’8,2%.
La divisione delle Sinistre ha regalato la vittoria alla Destra di Coelho, né è preventivabile un Governo costituito da un fronte che le unisca visti i profondi dissidi che le separano. Questo spalanca le porte a un Governo minoritario di destra e a un periodo di pericolosa ingovernabilità.
Dal 2011 il Portogallo, portato sull’orlo del baratro dal Governo di José Socrates, ha sperimentato un durissimo “salvataggio” della Troika, che con la sua consueta ricetta ha fatto schizzare al cielo tasse, disoccupazione e recessione, lasciando il Paese in ginocchio e spingendo all’emigrazione la parte più giovane e produttiva della popolazione (il 5% dei cittadini portoghesi negli ultimi 4 anni).
