Elezioni di sangue in Iraq, strage di sciiti
E’ salito a 33 il bilancio delle vittime del duplice attentato che ha colpito ieri una manifestazione politica nella capitale irachena, in vista delle elezioni parlamentari della prossima settimana.
Gli attacchi suicidi hanno colpito il comizio del Blocco Sadiqun, l’ala politica della milizia sciita Asaib Ahel al-Haq (Lega dei Giusti), uccidendo 33 persone e causando oltre cento feriti.
L’attacco di ieri è stato rivendicato dallo Stato Islamico d’Iraq e Siria (Isis) – gruppo terroristico attivo sia in Siria che Iraq – nel bel mezzo della campagna elettorale in vista dei sondaggi di mercoledì, le prime consultazioni politiche dal ritiro delle truppe americane avvenuto nel 2011.
I continui attacchi contro la comunità sciita fanno parte di una campagna di terrore in atto in tutta la regione, tesa a indebolire l’asse che da Teheran, passando per Baghdad giunge fino alla roccaforte sciita degli Hezbollah in Libano. Questa strategia è sostenuta e finanziata da diversi Paesi stranieri, su tutti Arabia Saudita e Israele.