Egitto, tribunale rinvia condanna a morte per Morsi
Un tribunale egiziano ha rinviato al 16 giugno l’emissione della sentenza definitiva sulla condanna a morte per l’ex presidente Mohammad Morsi e per altri leader della Fratellanza Musulmana.
Il mese scorso il tribunale aveva chiesto la pena di morte per Morsi e per gli altri imputati, tra cui il leader della Fratellanza Mohammad Badie, con l’accusa di aver ucciso dei poliziotti e attaccato strutture della polizia durante la rivolta contro l’allora presidente Hosni Mubarak.
Inoltre, la sentenza è stata rinviata anche dalla massima autorità religiosa d’Egitto, il Gran Mufti, per un parere non vincolante. Il giudice Shaaban al-Shami ha dichiarato che la corte ha ricevuto ieri mattina il parere del muftì, ma aveva bisogno di tempo per discuterne.
Tuttavia, Morsi può impugnare la sentenza; infatti, la corte aveva dichiarato non legittimo il procedimento legale contro di lui in quanto parte di un colpo di Stato attuato dell’ex capo dell’esercito Abdel Fattah al-Sisi nel 2013.
Al-Sisi, ora presidente, ha dichiarato che la Fratellanza pone una grave minaccia per la sicurezza nazionale.