Europa

In Portogallo ha vinto la rassegnazione

di Federico Musso

L’astensione è molto alta: il 43% non si è recato alle urne, sconsolato da più di quattro anni di austerità. Mentre chi ha votato non ha voluto cambiare. L’alleanza di centro-destra uscente, formata dai cristiano-democratici del Cds e dal partito social-democratico, è arrivata prima. Con il 37% dei voti non raggiunge la maggioranza assoluta dei seggi. Probabilmente nascerà un’alleanza con il partito socialista (una larga intesa alla quale noi italiani siamo tanto abituati). Ovviamente, tutto per salvare l’Europa. Obiettivo dichiarato dal Ps che sottolinea le differenze di programma con il “Blocco di Sinistra” (una Syriza lusitana) e i verdi-comunisti, dichiarando di discutere di un’alleanza purché “non chiedano l’uscita dalla Nato e dall’Euro”.[1]

Come ha annunciato il vincitore Passos Coelho, il 70% del Parlamento è pronto a seguire le regole europee. Questo significa che tutto rimarrà come le élite vogliono che sia. Al Portogallo, già sottoposto al memorandum della Troika e ampiamente sfavorito dall’ingresso nell’Euro, toccherà la stessa sorte della Grecia.

Per approfondire la situazione portoghese, si consiglia la lettura dell’intervista che Il Faro Sul Mondo ha realizzato due giorni prima delle elezioni legislative a Daniele Coltrinari, reporter freelance e autore del sito Sosteniamo Pereira – www.sosteniamopereira.org – sito che si occupa del Portogallo sotto diversi punti di vista: politico, economico, culturale, ecc.

Se leggiamo alcuni dati economici sul Portogallo, sembrano quelli di un Paese uscito da una guerra: l’80% dei pensionati riceve 300€ al mese, i portoghesi hanno perso sette miliardi e mezzo di Euro di redditi da lavoro e i lavoratori che ricevono il salario minimo di 515€ sono triplicati dallo scoppio della crisi. Cosa significa vivere oggi in Portogallo?

Mi fido di questi dati, la situazione non è delle più rosee e non servono tante cifre per capirlo. Cosa significa oggi vivere in Portogallo? È veramente difficile spiegare cosa pensano e come vivono i portoghesi. Si va avanti, forse un giorno la situazione migliorerà, forse no…

Antonio Garcia Pascual, capo-economista per la Barclays, ha affermato in un’intervista a Cnbc che: “C’è un rischio politico in Grecia, Spagna, Catalogna e Portogallo”. Le banche e le multinazionali, le uniche ad aver giovato dalle politiche di austerity, hanno paura che il popolo voti in maniera contraria all’austerity?

Gli ultimi sondaggi, vanno presi sempre con le molle, dicono esattamente il contrario. Il governo uscente di centro-destra ha recuperato diversi punti percentuali nell’ultimo mese. A questo punto tutto è possibile, anzi è favorito. Incredibile? Io lo chiamo “effetto Tsipras” al contrario. Perchè fare “casino”, ribellarsi? Meglio votare chi già conosce gli interlocutori europei, tanto l’austerità continuerà ancora… questo potrebbero pensare la maggioranza dei portoghesi che andranno al voto domenica 4 ottobre. Solo il giorno dopo lo scopriremo.

A distanza di pochi giorni dalle elezioni in Portogallo, quale clima si respira a Lisbona? Il popolo è consapevole che la situazione può cambiare o è talmente vessato da essere disilluso?

Rispondo in maniera veloce e semplice: rassegnazione. Magari qualcosa succederà in futuro, per il momento c’è rassegnazione. Se è veramente così, lo scopriremo solo a spoglio elettorale concluso.

Quali partiti si schierano in maniera netta contro l’Unione Europea? Qualcuno propone l’uscita dall’Euro?

Il più importante partito che si schiera contro l’Unione Europea è il Partito Comunista portoghese, dato intorno al 10% nei sondaggi. Ma non è una novità, i comunisti portoghesi resistono da anni con percentuali abbondantemente sopra il 5%. Per il resto, parlando dei maggiori partiti, anche chi critica l’Europa, critica questa Europa, non l’idea in sé.

Cosa ti auguri per il Portogallo post-4 ottobre?

Una grande affluenza al voto. Sempre i sondaggi indicano un’affluenza inferiore al 60%. Speriamo che si sbaglino, altrimenti, non c’è dubbio, ha vinto la rassegnazione.

[1]http://www.lemonde.fr/europe/article/2015/10/05/la-droite-portugaise-gagne-les-elections-mais-perd-sa-majorite-absolue_4782328_3214.html#XjDOXSS2RM7pPV0B.99

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