Egitto pronto a schierare truppe in Libia
Come se non bastasse, il caos libico si arricchisce di un nuovo attore protagonista sul campo, l’Egitto. Infatti, il parlamento egiziano ha approvato all’unanimità “lo schieramento di membri delle forze armate egiziane in missioni di combattimento fuori dai confini egiziani per difendere la sicurezza nazionale egiziana… contro milizie armate criminali ed elementi terroristici stranieri”, ha riferito Aljazeera. La decisione arriva dopo che il presidente egiziano, Abdel-Fattah al-Sisi, ha annunciato di intervenire nella vicina Libia attraverso il confine occidentale dell’Egitto.
La mossa potrebbe portare l’Egitto e la Turchia, entrambi alleati degli Stati Uniti che sostengono le parti rivali nella caotica guerra della Libia, in uno scontro diretto. Le forze del Governo di accordo nazionale libico appoggiato dall’Onu si stanno avvicinando alla strategica città di Sirte, che al-Sisi ha definito la linea rossa del Cairo.
La Libia è sprofondata nel caos nel 2011 dopo l’uccisione del rais, Muammar Gheddafi, a seguito di un’operazione della Nato. Il conflitto si è trasformato in una guerra per procura regionale alimentata da potenze straniere che riversavano armi e mercenari nel Paese.
Le tensioni sono aumentate ulteriormente lo scorso anno dopo che l’Esercito nazionale libico sotto la guida del generale Khalifa Haftar si è diretto verso Tripoli per impadronirsi della città.
Il governo sostenuto dall’Onu a Tripoli ha il sostegno della Turchia, mentre l’Esercito nazionale libico di Khalifa Haftar (Lna) con sede a Bengasi è supportato da Russia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti.
Una grande escalation in Libia potrebbe rischiare di innescare un conflitto diretto tra le potenze straniere che hanno riversato armi e combattenti in violazione di un embargo sulle armi.
di Redazione