Egitto. Non si fermano le manifestazioni a sostegno di Morsi, centinaia i feriti
di Cristina Amoroso
Sono ritornati in piazza in tutto l’Egitto i sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi. Le ultime violenze sono scoppiate nella città di Dakahlia quando oppositori di Morsi hanno attaccato i sostenitori del presidente deposto che manifestavano contro il processo a suo carico fissato per lunedì 4 novembre.
Ad Alessandria, seconda città del Paese, centinaia di manifestanti pro Morsi sono stati dispersi dalle forze di sicurezza con gas lacrimogeni. Gli scontri hanno provocato un centinaio di feriti ed una decina di arresti.
Anche a Il Cairo si sono avuti disordini nel corso delle manifestazioni contro la deposizione del presidente Morsi democraticamente eletto.
Dal 3 luglio, da quando il governo ad interim ha estromesso Morsi e preso il potere, i sostenitori di Morsi hanno tenuto manifestazioni settimanali contro la dura repressione dei militari sui Fratelli Musulmani e l’arresto dei suoi leaders e dei membri della Fratellanza, chiedendo giustizia per i fratelli uccisi nella repressione dell’esercito.
Lunedì si aprirà il processo per istigazione alla violenza a carico del presidente deposto, detenuto in una località segreta, insieme ad altri esponenti di primo piano del movimento e del suo braccio politico, il Partito per la Libertà e la Giustizia.
Intanto rimane il timore che nuovi disordini possano svilupparsi in tutto il Paese al seguito del processo e delle manifestazioni conseguenti.
