Egitto, estorsione sugli aiuti che entrano a Gaza
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Egitto – Il leader tribale egiziano, Ibrahim al-Organi, esercita un controllo di fatto sull’ingresso di camion di aiuti e commerciali a Gaza dopo il cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio, rivela Middle East Eye (Mee). Gli sforzi per portare aiuti a Gaza sono complicati dalle tariffe esorbitanti imposte all’ingresso dei camion e dal potere concesso alle aziende di Organi di determinare quali camion entrano nella Striscia.
Ai camion che trasportano beni commerciali vengono addebitati almeno 20mila dollari, mentre i camion di aiuti sono soggetti a estorsione prima di attraversare Gaza. Al-Organi è un uomo d’affari, politico e leader tribale del Sinai alleato del presidente Abdel Fattah el-Sisi. Il nome di Organi è diventato sinonimo di profitti non ufficiali ricavati dal soffocante blocco di Gaza, in particolare dai palestinesi disperati che tentano di fuggire dai combattimenti. Mee ha rivelato che Organi guadagna almeno due milioni di dollari al giorno dai palestinesi che lasciano la Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera con l’Egitto, l’unico non direttamente controllato dal regime sionista. Un altro rapporto ha rivelato che le società di Organi facevano pagare ai camion carichi di aiuti 5mila dollari per entrare a Gaza.
Ora, 16 mesi dopo l’inizio della guerra, fonti all’interno del valico di frontiera di Rafah hanno rivelato che due società collegate a Organi hanno rilevato tutte le operazioni relative alle consegne di aiuti, mettendo completamente da parte la Mezzaluna Rossa egiziana.
Egitto e la mafia degli aiuti
La prima è Sons of Sinai, una società di commercio e appalti che fa parte di Organi Group, un gruppo di società di proprietà di Organi e di suo figlio Essam. La seconda è Golden Eagle, il subappaltatore di Sons of Sinai incaricato di facilitare la logistica per la consegna degli aiuti. “Sons of Sinai organizza l’ingresso dei camion, anche se questo ruolo dovrebbe essere esclusivo della Mezzaluna Rossa”, ha dichiarato a Mee una fonte al valico di Rafah. “Questo ha aperto le porte alla corruzione e alle tangenti, poiché i pagamenti vengono effettuati per dare priorità al passaggio di alcuni camion rispetto ad altri”.
Inoltre, la Mezzaluna Rossa ha stipulato un contratto con l’Organi Group per le operazioni logistiche nei magazzini della città di Arish, dell’aeroporto di Arish e all’interno del valico. Il gruppo ha delegato questi compiti a Golden Eagle, che riceve aiuti dall’aeroporto, spedizioni internazionali o aiuti che entrano nei magazzini logistici, li carica sui camion e li confeziona secondo specifiche accettabili ai due valichi israeliani, Nitzana e Kerem Shalom, così come al valico di Rafah. Ciò viene svolto insieme al personale di sicurezza affiliato a Sons of Sinai. La fonte ha affermato che sono migliaia i volontari della Mezzaluna Rossa impegnati in questi compiti, ognuno dei quali guadagna un compenso simbolico di 250 sterline egiziane al giorno (circa 5 dollari).
di Redazione