Asse della ResistenzaPrimo Piano

Ansarullah e la sua devastante flotta aerea

L’esercito yemenita e il movimento di Resistenza Houthi Ansarullah hanno cambiato con successo l’equazione militare nella brutale guerra saudita, grazie alla produzione di sofisticati e potenti droni. L’Arabia Saudita ha avviato l’aggressione militare contro lo Yemen nel marzo 2015, certa di avere la meglio nel giro di pochi mesi. Previsione totalmente errate dato che il regime saudita da oltre cinque anni è impantanato nel Paese, grazie alla schiacciante risposta della Resistenza yemenita di Ansarullah.

Il Progetto di localizzazione di eventi e conflitti armati con sede negli Stati Uniti, un’organizzazione no profit di ricerca sui conflitti, stima che la guerra saudita abbia causato oltre 91mila vittime negli ultimi cinque anni. La guerra ha anche messo a dura prova le infrastrutture del Paese, distruggendo ospedali, scuole e fabbriche. Le Nazioni Unite affermano che oltre 24 milioni di yemeniti hanno un disperato bisogno di aiuti umanitari, tra cui 10 milioni che soffrono di livelli estremi di fame.

Arsenale Ansarullah prodotto a livello nazionale

Il portale di notizie di Ansarullah ha pubblicato un rapporto sulla progettazione e produzione di missili e droni militari. Secondo il rapporto, la Resistenza attualmente possiede 11 sistemi missilistici, alcuni dei quali completamente indigeni e altri versioni aggiornate di quelli russi. Uno di questi missili è il missile alato Quds-1, che è in grado di viaggiare fino a 1.700 chilometri.

Il rapporto presenta brevemente otto droni da combattimento e di sorveglianza che la Resistenza yemenita ha prodotto durante la guerra, sottolineando che i droni hanno cambiato l’equazione militare, in particolare attraverso attacchi transfrontalieri contro il regno.

Ansarullah attacca il cuore economico saudita

L’attacco più significativo da parte dei droni yemeniti è stato effettuato il 14 settembre scorso, quando 10 droni da combattimento yemeniti hanno colpito i due impianti petroliferi dell’Arabia Saudita ad Abqaiq e Khurais, riducendo di 5,7 milioni di barili la produzione di greggio.

Gli attacchi hanno portato a un arresto di circa il 50 percento della produzione di greggio e gas del regno, causando un aumento record dei prezzi del petrolio.

Presentazione droni in forza ad Ansarullah

Hod Hod

Un drone di sorveglianza, dotato della tecnologia fotografica più avanzata. Difficile da rilevare dai radar a causa delle sue dimensioni ridotte. Difficile da sentire da terra a causa del basso rumore del suo motore. Estremamente difficile colpirlo con razzi laser.

Tempo di volo: 90 minuti

Autonomia operativa: 30 chilometri

Raqib

Un drone di sorveglianza, in grado di rilevare direttamente la posizione del nemico con l’aiuto della tecnologia laser. Dotato di diverse tecnologie fotografiche, inclusa la fotografia a infrarossi. Facile da trasportare dalla fanteria

Tempo di volo: 90 minuti

Autonomia operativa: 15 chilometri

Rased

Un drone di sorveglianza, in grado di rilevare gli obiettivi del nemico e il monitoraggio del campo di battaglia. Dotato della tecnologia più avanzata in fotografia e cartografia.

Sammad-1

Un drone di sorveglianza capace di monitorare gli obiettivi e trasmettere i dati raccolti direttamente alla sala operatoria.

Autonomia operativa: 500 chilometri

Qasef-1

Un drone da combattimento. Può trasportare testate da 30 chilogrammi che può essere cambiata in base alla missione. Dotato di un sistema intelligente per rilevare e colpire.

Qasef K-2

Un drone da combattimento. Presentato a gennaio di quest’anno è in grado di fornire una notevole quantità di esplosivi. Può essere fatto saltare in aria 10 metri sopra il bersaglio e produrre migliaia di schegge.

Sammad-2

Drone da combattimento. Autonomia operativa: 1.300 chilometri. Dotato di tecnologia avanzata signal jamming. Capace di eseguire manovre tattiche e invisibili. Nel giugno 2018, le strutture petrolifere dell’Arabia Saudita sono state prese di mira da questo drone.

Sammad-3

Un drone da combattimento stealth. Autonomia operativa: 1.700 chilometri. Capace di colpire il bersaglio dall’alto o di distruggerlo in un attacco kamikaze. Le forze yemenite prendono regolarmente di mira postazioni militari all’interno dell’Arabia Saudita.

di Yahya Sorbello

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