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Myanmar, la drammatica situazione dei Rohingya

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha nominato un team per sondare i rapporti circa gli abusi contro i musulmani Rohingya perseguitati nel Myanmar. 

Il team di tre persone è stato incaricato di indagare con urgenza i rapporti di stupri, torture e omicidi commessi dalle forze di sicurezza nello Stato di Rakhine. Il gruppo si incontrerà a breve a Ginevra per tracciare un piano di lavoro. Il Consiglio per i diritti delle Nazioni Unite ha anche esortato il governo del Myanmar a cooperare pienamente con il team internazionale concedendo l’accesso completo, senza restrizioni e non monitorato a tutte le aree dello Stato.

La leader del Myanmar, Aung San Suu Kyi in passato ha già respinto una missione delle Nazioni Unite per indagare sulla violenze contro i Rohingya. Lo scorso ottobre, il regime del Myanmar ha lanciato un brutale giro di vite contro i musulmani Rohingya. Ci sono numerose segnalazioni di attacchi incendiari, uccisioni, violenze sessuali, stupro e abusi da parte dell’esercito. Da diversi anni, oltre un milione di Rohingya vivono in Myanmar in condizioni di segregazione e persecuzioni.

Nel Paese asiatico l’accesso a giornalisti e operatori umanitari è stato bloccato, impedendo al mondo esterno di sapere ciò che sta realmente accadendo nello Stato di Rakhine. Immagini satellitari che Human Rights Watch ha rilasciato mesi fa, mostrano la distruzione di villaggi Rohingya. A partire dal 21 novembre, 1250 edifici sono stati distrutti.

di Redazione

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