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Donne tunisine inviate in Siria per soddisfare i “ribelli”

di Zenab Muhammad

Ed ecco un’altra notizia inquietante che giunge dal fronte siriano. Decine di ragazze tunisine sono state trasferite clandestinamente in Siria, per soddisfare le esigenze sessuali dei cosiddetti “ribelli” che combattono per rovesciare il legittimo governo di Assad. Predicatori radicali sunniti esortano le giovani donne a lasciare i propri cari per dirigersi in Siria. Queste “unioni” spesso si traducono in una gravidanza non prevista, osteggiata dai familiari e dominata dalla vergogna.

A denunciare per primo questo traffico di giovani donne è stato Abou Koussay, un miliziano tunisino che ha combattuto ad Aleppo. In un’intervista rilasciata al quotidiano tunisino “Assarih” ha raccontato l’inferno a cui sono condannate queste giovani donne, costrette a soddisfare i bisogni sessuali dei combattenti. Questo è possibile grazie a una tradizione religiosa usata qui per nascondere una vera e propria prostituzione. Koussay ha dichiarato di aver incontrato almeno tredici ragazze tunisine ridotte in schiavitù e impossibilitate a ritornare nel proprio paese.

Le segnalazioni di una fatwa che invitano le ragazze a recarsi in Siria per fornire servizi sessuali per i “ribelli” jihadisti, stanno causando scalpore in Tunisia, ma stanno anche attirando l’attenzione sul concetto islamico – poco conosciuto in Occidente – del “matrimonio temporaneo”.

Il quotidiano Al-Hayat ha riferito di un video che circola sui vari social media in Tunisia, che mostra i genitori di una ragazza , di 18 anni circa, dichiarare che la figlia è appena rientrata dalla Siria dopo essere stata convinta da altri studenti salafiti a partire “per sostenere i mujaheddin”. Un notiziario egiziano ha pubblicato una video intervista di Aisha, una delle ragazze tunisine musulmane che si è recata in Siria, che rimpiange le sue azioni. In Tunisia Aisha ha incontrato una donna musulmana che le parlava dell’importanza di andare in Siria per aiutare i jihadisti «coloro che combattono gli infedeli”.

Oltre ai crimini orrendi che questa guerra sta provocando contro il popolo siriano, si affiancano questi episodi squallidi e vergognosi, figli dell’ignoranza e del fanatismo che tanto fanno riflettere sulla vera natura di questo assurdo conflitto.

 

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