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Donald Trump ed il suo fido Mad Dog

Donald Trump ed i suoi metodi da presentatore di avanspettacolo non smettono di stupire. Non è passato nemmeno un mese da un’elezione che ha del sorprendente che si iniziano a delineare, adesso con più precisione, i nomi di chi comporrà il caravanserraglio che dovrà dirigere gli Usa nei prossimi quattro anni.

TrumpPresentatosi come elemento di rottura, Trump, nelle nomine è stato quanto di più tradizionalista possibile. Affidandosi a quell’elite repubblicana che, prima dell’elezione, lo aveva allontanato come un appestato. Da Mike Pompeo a capo della Cia sino ad arrivare all’ultima nomina di questi giorni. Con un certo margine di sicurezza, il Washington Post, in questi giorni, da come sicuro il nome di James Mattis alias “Mad Dog”, un nickname che è tutto un programma.

James Mattis è stato scelto da Donald Trump come capo del Dipartimento di Difesa. Storia interessante quella di Mattis, allontanato dall’amministrazione Obama perchè considerato “estremista” verso l’Iran. In uno dei suoi numerosi “tweet”, il 45esimo presidente degli Stati Uniti, ha definito James Mattis “un vero eroe di guerra” “un vero generale”.

Donald Trump, non appena eletto, non si è posto nessun problema di impresentabilità, essendo lui stesso un impresentabile, ha dato subito un’impostazione chiara di quelle che saranno le sue direttive. Abbiamo detto di Mike Pompeo alla Cia, ma ci sono altri nomi come quello di Jeff Session alla Giustizia e di Micheal Flynn come consigliere di sicurezza nazionale. Resta il nodo sul Segretario di Stato, ultime e recenti immagini fanno propendere per Mitt Romney che aveva scansato Trump come si fa con una pozza di fango.

Tornando a Mad Dog, si è contraddistinto per l’opposizione netta verso l’accordo nucleare con l’Iran, si è dimostrato ostico verso le “Primavere arabe” e verso il ritiro delle truppe dall’Iraq. Ciò gli è costato il prepensionamento e tensioni con l’amministrazione uscente, ma nessun problema, the garbageman Trump lo ha riportato in auge, ripulito e con la possibilità di entrare a far parte di un’amministrazione contro l’estabilishment, almeno così si è posto Donald Trump all’elettore medio.

Il Marine Corps Time ha dichiarato di Mattis che è uno dei “Marines più stimati e riveriti della sua generazione”. Entrato nei Marines a 19 anni, Mad Dog si mette in mostra durante la prima guerra del Golfo, per poi continuare in Afghanistan e poi nuovamente in Iraq. Uno dei “capolavori” strategici di James Mattis è l’ordine di bombardare un’abitazione sospettata di ospitare terroristi. La casa risulterà piena si, ma di partecipanti ad un banchetto di nozze. I morti saranno 42, tutti innocenti. Il processo seguente scagiona Mad Dog.

Donald Trump non poteva lasciarselo scappare e se quell’ordine dato in modo maldestro non bastava c’è la dichiarazione di qualche anno addietro: “La guerra è divertente, è divertente sparare alla gente”.  Sono attestati di merito che un presidente di rottura non poteva lasciarsi scappare, ed infatti tra Donald Trump e l’incarico di James Mattis Mad Dog c’è di mezzo “solo” il Congresso che deve valutare se Mad Dog è “abile ed arruolabile” in quanto, il segretario alla Difesa, deve essere in congedo da almeno sette anni, mentre Mattis è in congedo dal 2013.

Freddi numeri, nessun buonsenso, tra la scelta di Donald Trump e quella del suo fedele Mad Dog.

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