Diritti e Dignità per i braccianti invisibili
Diritti e Dignità per i braccianti invisibili – Siamo lavoratori della terra, siamo raccoglitori del cibo, siamo operai della filiera agricola. Da troppo tempo, la nostra vita viene rubata dall’avidità. Da troppo tempo, la nostra esistenza viene schiacciata dallo sfruttamento. Da troppo tempo, la nostra realtà viene annientata dalla miseria.
Da troppo tempo, il nostro grido di giustizia per un salario dignitoso viene soffocato dal silenzio dell’ingiustizia. Da troppo tempo, la nostra richiesta di un alloggio decoroso viene illusa dalla politica del gradualismo. Da troppo tempo, il nostro urlo di dolore per una regolarizzazione viene represso dal mutismo dell’inconvenienza elettoralistica.
Da troppo tempo, il nostro lavoro e quello dei contadini/agricoltori viene schiacciato sotto lo stesso rullo compressore della macchina costipatrice dei grandi monopoli. Da troppo tempo, la terra madre viene mortificata dalla bulimia del produttivismo sollecitata dall’ardita cupidigia dei giganti del cibo. Da troppo tempo, il consumatore viene tenuto all’oscuro dall’abbrutimento, dallo sfruttamento, dall’immiserimento e dall’ingiustizia che accompagna il cibo, ipotecandone la qualità etica, lungo la filiera agricola.
Oggi, l’ora del BASTA deve suonare,
Oggi, la lunga notte dell’ingiustizia deve calare,
Oggi, l’alba del giorno luminoso dell’alleanza – tra i braccianti sfruttati, i contadini/agricoltori schiacciati e i consumatori – deve sorgere.
È per questo che oggi innalziamo un grido di dolore per chiedere:
1. Un salario dignitoso con “Uguale Lavoro Uguale Salario”, per tutti noi, indipendentemente dalla provenienza geografica, per emanciparci dalla precarietà lavorativa,
2. Una regolarizzazione per uscire dall’invisibilità esistenziale,
3. Una possibilità di usufruire di alloggi decorosi per affrancarci dalla vulnerabilità sociale,
4. Un codice etico pubblico per garantire ai consumatori un cibo sano e per tutelare nostro lavoro e quello dei contadini/agricoltori.
Signor Presidente,
non rimandi questo atto di Giustizia e di Civiltà ma assuma con audacia questa decisione per darci Diritti, perché un diritto ritardato è un diritto negato e un diritto per pochi diventa un privilegio per tutti.
Le/I braccianti