Detenuti palestinesi in sciopero della fame contro la “detenzione amministrativa”
Nove detenuti palestinesi rimangono in sciopero della fame a tempo indeterminato per protestare contro la loro ingiusta “detenzione amministrativa”, ha affermato la Società dei prigionieri palestinesi (Pps).
Pps ha riferito che i detenuti Kayed al-Fasfous e Sultan Khlouf sono in sciopero della fame da 18 giorni. Un altro detenuto, Osama Darkouk, è in sciopero della fame da 14 giorni. Altri sei detenuti sono in sciopero della fame da 11 giorni. I sei detenuti sono: Hadi Nazzal, Mohammad Taysir Zakarneh, Anas Kmail, Abdelrahman Baraka, Mohammad Basem Ikhmis e Zuhdi Abdo.
La scorsa settimana, la Commissione dell’Olp per i detenuti e gli ex detenuti ha invitato la comunità internazionale a rompere il silenzio sul crimine israeliano della “detenzione amministrativa”, in base al quale i palestinesi sono imprigionati senza accuse o processo in violazione di tutte le leggi e norme internazionali.
In un comunicato stampa, la Commissione ha chiesto “un’azione reale e tangibile per formare un comitato internazionale per i diritti umani che si recherà immediatamente nelle carceri dell’occupazione israeliana, esaminerà il reato di detenzione amministrativa in tutti i suoi dettagli e osserverà da vicino la sofferenza dei detenuti amministrativi, che sono detenuti senza alcuna accusa o processo, e che vivono alla mercé dei cosiddetti ufficiali dell’intelligence israeliana”.
“Gli abusi immorali e disumani associati all’uso di questa politica da parte del potere occupante violano tutti i principi del diritto internazionale e dell’umanità, e sono in reale contraddizione con i teorici della democrazia e con coloro che si dichiarano difensori della democrazia in tutto il mondo, specialmente in America e l’Europa”, ha aggiunto la dichiarazione.
Secondo i dati ottenuti dal gruppo israeliano B’Tselem, nel marzo 2023, il regime di Israele detiene 1.017 palestinesi in detenzione amministrativa.
di Redazione