Deal of Century, Gerusalemme non è in vendita
Nel corso del sermone della preghiere del venerdì a Teheran, il sommo religioso iraniano Ayatollah Mohammad Ali Movahhedi Kermani ha dichiarato che gli Stati Uniti “porteranno il sogno di implementare il cosiddetto Deal of Century nella tomba”. Il religioso iraniano ha definito Trump’s Deal of Century “un tradimento e una vergogna”, affermando che “è una decisione unilaterale da parte del regime israeliano, degli Stati Uniti e di alcuni Paesi arabi. La nazione palestinese respingerà sicuramente il piano e continuerà la lotta per porre fine a questa occupazione”.
“I nemici cercano di disarmare e fare pressioni sull’Asse della Resistenza, ma gli americani devono sapere che questo potrebbe non avverarsi”, ha osservato il religioso anziano. Ribadendo che le trame statunitensi sono destinate al fallimento. “Unendo e sostenendo coloro che cercano la libertà, neutralizzeremo le cospirazioni degli occupanti, perché non siamo noi i terroristi, ma siamo coloro che combattono i terroristi”, ha dichiarato Kermani.
Martedì scorso, Trump ha svelato il suo cosiddetto Accordo del secolo, negoziato con Israele ma senza i palestinesi. I leader palestinesi, che hanno reciso tutti i legami con Washington alla fine del 2017 dopo che Trump ha riconosciuto Gerusalemme (al-Quds) come capitale del regime israeliano, hanno immediatamente respinto il piano, con il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas che ha affermato che “appartiene alla pattumiera della storia”.
In seguito alla presentazione del Deal of Century, migliaia di palestinesi nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza assediata sono scesi in strada per condannare fermamente il piano. Dalla Repubblica Islamica dell’Iran, il presidente Hassan Rouhani ha definito l’accordo come “il piano più spregevole del secolo”. Il piano ha inoltre suscitato una forte condanna da parte di Bahrain, Turchia, Yemen, Siria e Libano.
Hezbollah condanna Deal of Century
Hezbollah condanna e respinge con forza l’accordo della vergogna presentato dall’amministrazione Trump a spese del popolo palestinese, della sua terra, dei suoi luoghi sacri e dei legittimi diritti naturali. Considera l’accordo come un passo molto pericoloso che comporta gravi ripercussioni per il futuro della regione e i suoi popoli.
di Yahya Sorbello