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Dalla Slovacchia ennesimo schiaffo politico all’UE: esplode il fenomeno Mirian Kotleba

di Mauro Indelicato

Banská Bystrica è la regione più grande della Slovacchia, poco più piccola dell’Umbria in proporzione; posta a sud del piccolo paese centroeuropeo, confinante con l’Ungheria, domenica ha rifilato un autentico scossone tanto alla stessa Slovacchia, quanto forse all’intera Europa.

Di questa regione è infatti Mirian Kotleba, 36enne leader del partito “La nostra Slovacchia”, considerato da più fronti “neonazista” al punto da venir messo fuorilegge pochi anni fa, salvo poi essere riammesso. Kotleba è la figura più carismatica di questo movimento il quale preoccupa i vertici di Bratislava non tanto per le simpatie dimostrate al governo alleato di Hitler che vi era nel paese negli anni 30 (simpatie che hanno pure alcuni esponenti di altri partiti in passato al governo), ma perchè il partito ha come obiettivo il ristabilimento della sovranità monetaria, l’addio all’Euro ed un deciso controllo delle frontiere, in un paese in cui i campi rom abusivi fioccano senza che le autorità intervengano.

Posizioni queste, che sono costate a Kotleba ed al suo partito, l’isolamento nel paese negli anni in cui l’europeismo era considerata la via maestra a Bratislava ed anche la registrazione tra le organizzazioni che incitano all’odio e quindi, di conseguenza, l’espulsione momentanea dalle competizioni elettorali. Ma complice una crisi che si fa più pesante in un paese in piena crescita fino a pochi anni fa, così come anche una difficile situazione di sicurezza nel territorio, Kotleba ha raggiunto un alto livello di gradimento, tanto da essere eletto governatore della sua regione, la Banská Bystrica per l’appunto.

Con il 55% dei consensi, domenica ha vinto al ballottaggio contro il rivale uscente ed ha causato uno scossone politico in tutto il paese; nel suo programma, Kotleba contempla la lotta alla corruzione nella regione, mentre a livello internazionale, il partito Nostra Slovacchia considera la NATO un’organizzazione terroristica e promette un’immediata uscita dall’alleanza atlantica in caso di elezione anche all’esecutivo nazionale.

Da piccolo partito antagonista (e fuorilegge), adesso Nostra Slovacchia è diventato un partito di governo e, alle prossime europee, si prenota già per un clamoroso successo elettorale. E’ l’ennesima grana per l’attuale leadership europea, visto che ormai in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea i partiti anti – Euro, di qualsiasi colore, hanno la doppia cifra percentuale in termini di consensi.

Anzi, oramai sembra quasi che la distinzione tra destra e sinistra, da questo punto di vista, possa essere davvero ridotta al minimo, orientando invece il duello politico tra chi ha una visione del mondo affine agli attuali interessi di Bruxelles e chi invece vuol rompere l’attuale scellerato sistema europeo. In molti, considerano Kotleba molto vicino ad Hider, l’ex leader del FPO austriaco, anch’egli governatore della sua regione (la Carinzia), anch’egli considerato “pericoloso” per la democrazia, morto nel 2008 in seguito ad un misterioso incidente stradale.

Se Hider esplose sul finire degli anni 90, quando il termine crisi in Europa non era nemmeno ventilato dall’opinione pubblica, Kotleba si scrive invece all’interno di un contesto in cui sembra emergere un forte e trasversale blocco antieuropeista.

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