Croce Rossa: Corea del Nord a rischio crisi alimentare
La Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) ha avvertito che la Corea del Nord attraverserà una “piena crisi della sicurezza alimentare“, mentre una tremenda ondata di caldo ha distrutto campi di riso, mais e altre colture.
L’Irfc ha riferito venerdì scorso in una dichiarazione rilasciata a Ginevra che le sanzioni internazionali imposte alla Corea del Nord sui suoi programmi missilistici e nucleari hanno esacerbato la preoccupante situazione. L’Onu ha imposto le sue più dure sanzioni sulla Corea del Nord dopo che Pyongyang ha lanciato nuovi missili balistici a luglio dello scorso anno e poi ha condotto il suo test nucleare più potente nel settembre 2017. Anche gli Stati Uniti e l’Unione Europea (Ue) hanno imposto divieti unilaterali contro Pyongyang.
Secondo l’Ifrc, la Corea del Nord non ha visto una goccia di pioggia dai primi di luglio quando le temperature sono salite a 39 gradi Celsius in tutto il Paese. Le prossime precipitazioni sono attese a metà agosto. La dichiarazione ha inoltre affermato che la popolazione di 25 milioni di persone è già stressata e vulnerabile con la malnutrizione tra i bambini che potrebbe peggiorare, arrestandone la crescita.
“Questo non è ancora classificato come una siccità, ma riso, mais e altri raccolti stanno già appassendo nei campi, con effetti potenzialmente catastrofici per la popolazione della Rpdc”, ha dichiarato Joseph Muyamboit, direttore del programma Ifrc a Pyongyang, usando l’abbreviazione per il nome ufficiale del Paese, la Repubblica popolare democratica di Corea.
“Non possiamo e non dobbiamo lasciare che questa situazione si trasformi in una vera e propria crisi di sicurezza alimentare: sappiamo che i precedenti gravi periodi di siccità hanno interrotto la fornitura di cibo a un punto in cui ha causato seri problemi di salute e malnutrizione in tutto il Paese”, ha aggiunto il funzionario.
La scorsa settimana, Pyongyang ha sollecitato una “battaglia a tutto campo” contro le temperature record che minacciano i raccolti, rischiando un “disastro naturale senza precedenti”. Una devastante carestia ha colpito la Corea del Nord a metà degli anni ’90 uccidendo circa tre milioni di persone.
L’Ifrc ha schierato squadre di emergenza e 20 pompe d’acqua per irrigare i campi nelle zone più colpite del Paese, che non dispone di sistemi di irrigazione e altre infrastrutture per scongiurare disastri naturali. Ha anche aiutato la Croce Rossa nazionale a sostenere 13.700 persone più vulnerabili, nelle province del sud di Hamgyong e del sud di P’yŏngan.
A maggio, il World Food Program (Wfp) delle Nazioni Unite ha riferito che circa il 70% dei nordcoreani è “insicuro del cibo”, il che significa lottare costantemente contro la fame, aggiungendo che un bambino su quattro sotto i cinque anni soffre di malnutrizione cronica.
di Giovanni Sorbello