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Crisi idrica in Cisgiordania, società israeliana taglia erogazione dell’acqua

di Redazione

Non bastano gli omicidi, l’occupazione militare, gli arresti indiscriminati e le violenze di vario genere a rendere invivibile la vita dei palestinesi della Cisgiordania occupata. Infatti, con l’arrivo delle alte temperature scoppia l’emergenza idrica che sta attanagliando gli abitanti di buona parte di città e villaggi della Cisgiordania.

Le continue interruzioni dell’erogazione dell’acqua sono causate dalla criminale decisione dell’azienda israeliana Makerott, principale fornitore di acqua in Cisgiordania, di ridurre la quantità di acqua erogata. La crisi è particolarmente concentrata a Jenin e nella zona di Nablus, tanto da costringere la gente a comprare costosi serbatoi per la raccolta dell’acqua.

La società Makerott taglia l’acqua senza preavviso, con conseguente sofferenza da parte della popolazione civile, soprattutto con l’arrivo dell’estate.

Questo ennesimo sopruso israeliano viola gli accordi per la fornitura di acqua in Cisgiordania firmati tra la società Makerott e l’Autorità nazionale palestinese (Anp), non meno colpevole dei loro “cugini” israeliani.

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