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Crimini e abusi dei soldati americani in Colombia

di Carolina Ambrosio

Alte autorità statunitensi hanno reso pubblica la notizia dell’inizio di una serie di indagini riguardo i propri militari nel periodo di permanenza in Colombia. Le indagini sono partite a seguito di alcune accuse fatte dal governo colombiano e dal Fronte Rivoluzionario della Colombia (Farc), i quali hanno espressamente accusato militari americani di essersi resi colpevoli di abusi sessuali su ragazze colombiane.

Il rapporto in questione, da cui sono tratte le accuse, afferma che i soldati dell’esercito americano hanno violentato almeno 53 ragazze nella sola base aerea di Tolemaida nella cittadina di Melgar, a pochi chilometri da Bogotà. Le accuse non sembrano essere totalmente infondate, bensì avvalorate da una serie di video fatti dagli stessi soldati che, in preda a deliri di onnipotenza, filmavano le loro prodezze sessuali. Dai filmati si evince che le ragazze hanno tutte un’età compresa trai i 19 e 21 anni. Le indagini si riferiscono al periodo che va dal 2003 al 2007, anni in cui l’esercito si trovava in Colombia per una missione disposta dal governo Bush.

A seguito delle indagini, è saltata fuori anche un’altra precedente inchiesta, anche questa per violenza sessuale. La vittima, però, in questo caso era una minorenne di circa  12 anni, violentata da un soldato dell’esercito americano e un civile. Il fatto sarebbe accaduto nel 2007 quando l’esercito era impegnato in una missione. Tuttavia questa accusa è stata subito rigettata dalle autorità che si occupano delle indagini perché, per loro, è totalmente infondata.

A prescindere dalla sopraccitata inchiesta, questa non è comunque la prima volta che membri dell’esercito statunitense si rendono protagonisti di fatti simili. In un rapporto rilasciato il mese scorso dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, sono indagati anche alcuni agenti anti-droga i quali prendevano regolarmente parte a “sex-parties” con prostitute locali. Non solo, tali agenti, tra i quali anche supervisori di grado maggiore, oltre a partecipare a tali feste si macchiavano anche di seri crimini a sfondo sessuale. Inoltre, nel 2012 agenti dei servizi segreti sono stati coinvolti in uno scandalo sessuale durante i preparativi per l’arrivo del presidente Barack Obama a Cartagena. Gli agenti in questione portavano le prostitute nelle loro camere d’albergo e, ironia della sorta, i loro superiori si sono accorti di cosa succedeva solo a causa di una lite scoppiata fra uno degli agenti e una prostituta riguardo il pagamento.

Tutti questi esempi dimostrano che non si tratta di un fenomeno sporadico ma, invece, di un malcostume piuttosto diffuso tra soldati e agenti vari che sarebbero anche favoriti dalla legislazione colombiana. Secondo Renan Vega, dell’Università pedagogica di Bogotà, tali comportamenti sono infatti legittimati anche grazie anche alla protezione diplomatica di cui godono gli ufficiali. I crimini rimangono impuniti a causa di accordi bilaterali tra gli Usa e la Colomba e all’immunità garantita all’esercito. Per cui essi si sentirebbero come se avessero il diritto di eludere la legge e nuocere alla popolazione colombiana.

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