Cronaca

Covid19, per Draghi occorrono riforme

La crisi del Covid19, che non accenna a mollare la presa visti i contagi in aumento, sta lasciando dietro di sé, oltre al panico, anche la crisi dei mercati. Durante questi primi otto mesi di pandemia i mercati hanno dimostrato tutta la loro debolezza e inadeguatezza tanto che si è dovuto riaprire tutto nel timore che un ulteriore lockdown avrebbe mandato a gambe all’aria l’intera economia globale.

L’Unione europea e l’Italia hanno ricevuto aiuti senza precedenti, basti vedere la mole di denaro che ha ricevuto il belpaese di cui 81 miliardi a fondo perduto, per una cifra record di 172 miliardi. Si spera che questa montagna di denaro venga utilizzata nel migliore modo possibile.

In attesa del tanto invocato vaccino che potrebbe sancire l’inizio della fine della pandemia, questi soldi sono una manna dal cielo che non devono essere sperperati per interessi personali o di bottega. Le emergenze sono tante, dal comparto scuola e quello della sanità, i due settori che nell’Italia degli ultimi trent’anni hanno registrato i maggiori tagli.

Draghi e Covid19

Negli ultimi giorni si è svolto il “meeting” di Comunione e Liberazione che nemmeno Covid19 è riuscito a fermare, tanto per avere idea di che tipo di interessi girano in quelle sale. Ospite d’eccezione è stato Mario Draghi, l’ex presidente della Bce che molti vedono come prossimo presidente della Repubblica.

Debito, futuro e giovani sono stati gli argomenti del discorso di Draghi, tre sfide che sono strettamente legate e connesse. “Il debito è destinato a rimanere elevato a lungo e sarà sostenibile, continuerà cioè a essere comprato da Paesi, istituzioni, mercati e risparmiatori, se sarà utilizzato a fini produttivi in investimenti in capitale umano, innovazione e ricerca”, afferma Draghi.

I giovani sono stati l’altro argomento, forse il principale, del discorso dell’ex presidente della Bce perché il debito si andrà a scaricare inevitabilmente non solo sulle generazioni future ma anche sui giovani che stanno già pagando sulla loro pelle le follie del mercato. “Il debito creato dalla pandemia dovrà essere ripagato da coloro che oggi sono giovani, ed è nostro dovere fare in modo che abbiano le capacità per farlo. Privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza”, dichiara Draghi.

A fronte di propaganda, promesse e belle parole, resta un Paese in ginocchio totalmente incapace di reagire.

di Sebastiano Lo Monaco

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