Medio Oriente

Coronavirus, riprende la vita in Iran

Dopo aver affrontato in maniera brillante la pandemia di coronavirus, l’Iran si appresta a riprendere la vita e i suoi ritmi. Il presidente iraniano Hassan Rouhani afferma che le moschee hanno riapriranno in buona parte del Paese, mentre le autorità stanno adottando misure più severe per garantire il rispetto delle normative sanitarie.

“Le porte delle moschee in tutto il paese si apriranno al pubblico per le preghiere quotidiane”, ha dichiarato Rouhani, aggiungendo che dovrebbero essere rispettati i protocolli di distanza sociale e altri protocolli sanitari.

Rouhani ha fatto queste osservazioni la scorsa settimana nel corso di una riunione nel quartier generale nazionale per la gestione e la lotta contro il Coronavirus a Teheran. Rouhani ha affermato che il coronavirus ha portato a numerosi sviluppi nei settori politico, sociale, culturale e sanitario.

“Fortunatamente, durante la pandemia di coronavirus sono state implementate grandi misure e oggi ci troviamo di fronte a nuove condizioni. Sebbene la nostra vita sia diventata limitata, la gente dovrebbe credere che non possiamo tornare presto all’era pre-coronavirus,” ha aggiunto il presidente.

Convivere con il coronavirus osservando i protocolli sanitari

Rouhani ha anche sottolineato la necessità di convivere con il virus altamente contagioso osservando i protocolli sanitari. “Potremmo essere costretti a cambiare il nostro stile di vita a lungo e ad accettare i limiti. Dovremmo pianificare come se dovessimo convivere con il virus per anni perché non esiste ancora un trattamento definito per la malattia e il virus circola in diverse aree”, ha aggiunto Rouhani.

Il presidente iraniano ha esortato le persone che hanno viaggiato nei giorni scorsi a continuare a seguire i protocolli sanitari, avvertendo che una nuova ondata di focolaio innescherebbe l’imposizione di rigide normative.

Il recente aumento del numero di infezioni Covid-19 non dovrebbe preoccupare le persone in quanto la cifra si basa su test diagnostici eseguiti per separare i pazienti e i portatori di virus dal resto delle persone. Rouhani ha anche sottolineato che la riapertura di diversi siti non significa che i rischi siano diminuiti.

La scorsa settimana, tutti gli impiegati statali nel Paese sono tornati al lavoro, ma i funzionari hanno affermato che l’allentamento delle restrizioni dovrebbe essere accompagnato da una “più seria osservanza” delle normative. Le autorità hanno adottato misure sanitarie più severe, tra cui il blocco dei pendolari che non indossano mascherine su autobus e treni della metropolitana.

La realtà, come spesso accade quando si parla dell’Iran, è in netto contrasto con quella narrata dai media occidentali, sempre pronti a cogliere qualsiasi spunto per attaccare e diffamare la Repubblica Islamica dell’Iran.

di Yahya Sorbello

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