Coronavirus, una prova di solidarietà globale
Non è un sogno, né una fantasia, è un incubo che diventa realtà. Il coronavirus non conosce confini. La pandemia ha afflitto la maggior parte dei Paesi del mondo, tra cui l’Iran e l’Italia, intrappolando molte persone nella sua morsa. Da diverse settimane, il Covid-19 ha tolto la vita a migliaia di esseri umani, costretto a letto migliaia di persone in tutto il globo e continua ad invadere la vita di tutti noi.
Non si può ignorare la sofferenza delle persone
La sofferenza umana, indipendentemente dalla nazionalità, è ora più tangibile che mai. Noi siamo esseri umani, con tutti i nostri punti di forza e di debolezza, con tutte le nostre gioie e dolori, con la stessa natura. Non si può ignorare la sofferenza delle persone. La ricchezza culturale e di civiltà dell’Italia e dell’Iran, nel corso della storia, ha sempre incoraggiato gli esseri umani ad aiutarsi e ad essere solidali. Oggi, i due Paesi si sentono più vicini perché sono più coinvolti nella lotta contro il coronavirus. Persone che hanno bisogno di aiuto, persone che sono state costrette a restare a casa per ridurre i rischi, i medici con gli infermieri che lavorano duramente per salvare la vita ai pazienti. Queste sono scene viste spesso in queste settimane in entrambi i Paesi.
Il mondo potrebbe – e dovrebbe – trarre lezioni dalla crisi di questa pandemia. Se questa crisi non riuscirà a portare l’umanità a riflettere sul suo modo di vivere e di guardare al mondo, forse in altre crisi che inevitabilmente si verificheranno, ci saranno problemi ancora più grandi da affrontare per gli abitanti di questo pianeta. Allora, forse, la ruota della vita non girerà più e i sorrisi dei bambini non illumineranno più il mondo. Questa crisi, con tutta la sua tragedia e le sue amarezze, è una prova di solidarietà globale. È un test per avvicinare il mondo. Attraverso questa crisi, si dovrebbe comprendere che non si può vivere in questo mondo senza l’unione e la sinergia di tutti gli esseri umani.
Lotta al coronavirus e sanzioni Usa
In questi tempi difficili, quando si dovrebbe combattere tutti uniti contro il coronavirus per salvare la vita di milioni di persone, il popolo iraniano sta affrontando ulteriori gravi problemi causati dalle sanzioni oppressive del governo degli Stati Uniti. Nonostante i sacrifici del personale medico-sanitario, superare questa crisi è molto difficile ed estenuante per gli iraniani. Siamo di fronte ad un’amministrazione che vuole aumentare la massima pressione già esercitata sulla popolazione iraniana, anche in queste gravi circostanze. La grande nazione italiana, anch’essa coinvolta nella lotta contro questo virus mortale, sa benissimo quanto sia importante e vitale avere accesso all’assistenza sanitaria. La speranza è che i politici italiani alzino la loro voce contro le oppressive sanzioni statunitensi che hanno preso di mira il popolo iraniano.
Il sole dell’ “aiuto”, dell’ “altruismo” e della “solidarietà umana” ha sempre brillato nel cielo delle due culture dell’Italia e dell’Iran. I due popoli sconfiggeranno il coronavirus con il sostegno e l’amore per il prossimo, con pazienza e sacrificio. Giorni migliori sono in arrivo per il mondo, se ascoltiamo al richiamo della nostra coscienza e anche alle parole di Sa’di, il grande poeta iraniano, che sette secoli fa elogiava la solidarietà: “Gli esseri umani sono parte di un tutto, / Della creazione sono anima e frutto. Se un membro è afflitto dal dolore, / Gli altri soffrono fino dentro al cuore”.
Mohsen Pakparvar Public Diplomacy Counselor Embassy of I.R.IRAN – Rome