Medio Oriente

Iran costruisce grande centrale elettrica a Latakia

Continua il sostegno e la collaborazione della Repubblica Islamica dell’Iran nella ricostruzione delle infrastrutture siriane distrutte nel corso della guerra. A tal proposito, il ministro dell’Energia iraniano, Reza Ardakanian, ha affermato che un appaltatore iraniano privato ha iniziato la costruzione di una grande centrale elettrica nella città siriana di Latakia. Reza Ardakanian ha dichiarato mercoledì scorso che la costruzione della centrale a ciclo combinato alimentata a gas e con una capacità di 540 megawatt, è sostenuta dai governi di Iran e Siria.

Latakia, una città portuale chiave del Mediterraneo, è stata meno colpita dall’aggressione terroristica. Tuttavia, Damasco vuole che la città diventi un modello per la ricostruzione in altre regioni, mentre il Paese sta emergendo da anni di terrorismo e devastazione.

Iran in prima linea per la ricostruzione

L’Ardakanian ha invitato le aziende iraniane a partecipare ai piani della Siria per lo sviluppo nel settore elettrico, affermando che altri Paesi stanno diventando sempre più interessati ai piani di ricostruzione nel Paese arabo. L’accordo per la costruzione della centrale di Latakia è stato concluso nell’ottobre 2018 quando il gruppo Mapna, la più grande azienda di costruzioni energetiche in Iran, ha firmato un accordo con le autorità siriane per costruire la centrale elettrica e il gasdotto che la alimenta. Le autorità siriane hanno anche chiesto il contributo dell’Iran alle operazioni di riparazione in una centrale termoelettrica ad Aleppo, la seconda città più grande della Siria, mentre sono in atto piani per la costruzione di una centrale elettrica a gas nella stessa città da parte delle società iraniane.

Una prima fase della centrale di Latakia, un’unità a gas, entrerà in linea tra 18 mesi, secondo un piano di Mapna secondo il quale un’altra unità di gas e un’unità a vapore impiegheranno rispettivamente 24 e 34 mesi per entrare in attività. Come parte del progetto, Mapna si è impegnata a costruire un oleodotto di 70 chilometri per collegare le “risorse proprie del gas” della Siria alla centrale elettrica di Latakia.

di Giovanni Sorbello

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