I combattenti possono morire, la Resistenza no!
Resistenza – Non ci preoccupa se Joe Biden abbia descritto il suo compagno criminale a Tel Aviv come “figlio di puttana”, o se Benjamin Netanyahu gli abbia risposto “figlio di porco”. Conoscono molto bene la loro innata natura malvagia e il desiderio di versare il sangue dei palestinesi, così come del popolo libanese. Solo le loro strategie e i loro metodi di massacro degli innocenti differiscono. Questo è stato il motivo per cui, nonostante la presunta interruzione temporanea della conversazione diretta, Biden ha continuato a fornire finora 18 miliardi di dollari di armi letali all’entità sionista per continuare il genocidio a Gaza.
Il macellaio di Washington ha poi inviato un telegramma di congratulazioni all’assassino di Tel Aviv per la vigliacca uccisione del Segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah. Questi due figli di Satana (il diavolo è stato certamente coinvolto nella loro nascita sin dalla fase embrionale) stanno anche tramando congiuntamente un attacco alla Repubblica Islamica dell’Iran, mentre bombardano la popolazione dello Yemen, della Siria, della Palestina occupata e dell’Iraq.
È una questione completamente diversa se questi diavoli in forma umana riusciranno nelle loro sinistre intenzioni, specialmente in Iran, che ha ridotto due volte a lamiere le cosiddette cupole di ferro di Israele in uno spazio di meno di sei mesi, e in caso di qualsiasi avventurismo è pronto a devastare Israele con missili ipersonici più potenti.
Possono uccidere gli uomini, ma non la Resistenza
Il bombardamento indiscriminato del Libano e l’uccisione sadica di oltre 2.500 uomini, donne e bambini da parte dell’illegale entità sionista, insieme ai suoi falliti tentativi di invasione (almeno 24 volte), indicano il fallimento delle sue sataniche forze armate. Questo spiega le minacce di Netanyahu di trasformare il Libano meridionale in una nuova Gaza, dove con il supporto di Biden ha finora massacrato 43mila persone innocenti, a meno che Hezbollah non ceda ai sionisti tutto il territorio a sud del fiume Litani.
Questi non sono altro che desideri irrealizzabili. È l’ammissione della trepidazione profonda nel cuore di “Satanyahu” per le famose Redwan Force, riversate nelle zone settentrionali della Palestina occupata per liberare città e villaggi sotto il giogo sionista dal 1948.
Il crescente numero di missili che piovono su Haifa dal Libano è la prova del fatto che, anche se muoiono leader come Seyyed Hassan Nasrallah, i nemici più diabolici non potrebbero uccidere un movimento di Resistenza, come Hezbollah. Ciò vale anche per Hamas, il Jihad Islamico e la popolazione resistente di Gaza, il cui attacco missilistico a Tel Aviv nonostante un anno di devastazione delle loro case, è un segno che risorgeranno dalle ceneri come la fenice per perseguitare un giorno l’usurpatore Israele fino a una morte atroce.
di Redazione