Colombia, Chiquita papers e i finanziamenti alla guerriglia
La Chiquita Brands International, impresa statunitense fondata nel 1871, avrebbe pagato circa 800 mila dollari a vari gruppi di guerriglia in Colombia. Questo quanto risulta dai documenti declassificati e pubblicati dal’NSA (National Security Agency), l’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America. Secondo questi documenti, l’impresa statunitense, che dal 2014, in seguito alla fusione con la Fyffes, è la più grande azienda agro-alimentare al mondo, avrebbe sovvenzionato tra il 1989 e il 1997 sia le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) che l’Eln (Esercito di liberazione nazionale), oltre all’ormai esanime Epl (Esercito popolare di liberazione).
L’inchiesta è stata portata avanti dall’Nsa in collaborazione con VerdadAbierta e dimostra come rappresentanti del gruppo direttivo e impiegati di Chiquita Brands International fossero al corrente di questi “pagamenti sensibili”. Nel 2007, un tribunale statunitense condannò la stessa compagnia a pagare una multa di 25 milioni di dollari per aver finanziato l’Auc (Unità di autodifesa della Colombia), gruppo paramilitare di destra considerato come “gruppo terroristico” dagli Stati Uniti.
Secondo il report stilato da varie Ong e diretto alla Corte Penale Internazionale “i pagamenti furono trasferiti e registrati attraverso un elaborato sistema contabile stabilito direttamente dal direttivo della Chiquita per preservare il carattere confidenziale delle transazioni; la natura dei pagamenti, così come il meccanismo contabile utilizzato, sono prove evidenti che i versamenti non erano erronei ma contributi intenzionali a le forze dell’Auc”.
Il coinvolgimento di Chiquita Brands International nella politica colombiana
“Per anni i comitati esecutivi della Chiquita autorizzarono pagamenti ai “blocchi” dell’Auc, denominati Bloque Norte, Bloque Elmer Cardenas e Bloque Bananero, dal novembre 2002 almeno fino al febbraio 2004, periodo durante il quale la CPI ha la competenza per giudicare i contributi. Questi tre blocchi sono responsabili di atroci crimini nelle regioni bananiere colombiane di Antioquia e Chocò”, si legge sempre nel report consegnato alla CPI.
Inoltre, secondo le testimonianze di ex paramilitari, i pagamenti non sarebbero stati conseguenza di estorsioni ma contribuzioni volute direttamente dalla Chiquita Brands International che avrebbe autonomamente avviato i i contatti con l’Auc.
Tra il 1989 e il 1997, periodo in cui sarebbero stati effettuati i pagamenti in questione, si sono verificati almeno 54 massacri nelle località di Apartado, Carepa e Turbo, tutte zone dedite alla coltivazione di banane.
Quest’indagine porta un tassello in più nel puzzle del processo di pace tra il governo colombiano e le varie fazioni della guerriglia coinvolte, Farc ed Eln, ed evidenzia l’influenza di dinamiche internazionali nel conflitto interno colombiano.
di Irene Masala