L’espansionismo criminale del regime sionista in Cisgiordania non conosce ostacoli tantomeno pause. Nemmeno i timidi richiami di un’Europa sempre più servile ai “capricci” del regime sanguinario di Tel Aviv, rallentano i lavori per la costruzione di nuove colonie in Cisgiordania. L’Unione Europea (Ue) ha condannato il regime israeliano per il suo piano di costruzione di migliaia di unità di coloni nella Gerusalemme Est occupata. Il regime israeliano ha annunciato piani di costruzione per circa 3.500 unità immobiliari nell’area E1, situata ad est di Gerusalemme (al-Quds) nella Cisgiordania occupata. Ciò segue l’annuncio di Israele della scorsa settimana sulla decisione di costruire insediamenti nei quartieri di Giv’at Hamatos e Har Homa a sud di Gerusalemme.
In risposta all’annuncio, il capo della politica estera europea, Josep Borrell, ha dichiarato in una nota venerdì che: “La costruzione di insediamenti in queste aree taglierà la contiguità geografica e territoriale tra Gerusalemme est e Cisgiordania. La costruzione in area E1 interromperà il collegamento tra il Nord e Cisgiordania meridionale”.
“L’Ue ribadisce il suo appello a Israele di interrompere la costruzione degli insediamenti, di sospendere la pubblicazione delle offerte e di astenersi da qualsiasi misura volta a promuovere tali piani di costruzione. Gli insediamenti sono illegali ai sensi del diritto internazionale. Chiediamo a entrambe le parti di impegnarsi in un dialogo e di astenersi da qualsiasi azione unilaterale che mina la fattibilità della soluzione a due Stati“, ha sottolineato Borrell.
di Redazione
