Cisgiordania, Ue accusa Israele di sequestrare aiuti umanitari
L’Unione europea ha condannato Israele per il sequestro e la successiva messa in vendita di aiuti umanitari destinati alle comunità beduine nella Cisgiordania occupata.
Le tende e altre strutture umanitarie saranno messe all’asta entro pochi giorni dal Cogat, l’unità del ministero della Difesa israeliana che supervisiona le attività civili nei territori palestinesi, ha dichiarato il portavoce dell’Ue a Gerusalemme, Shadi Othman. Le forniture includono “due strutture scolastiche che erano state consegnate alla comunità di Ibziq, due tende e tre capannoni di metallo alla comunità di al-Hadidiya”, ha aggiunto Othman.
L’aiuto è stato sequestrato a ottobre e novembre dalle truppe israeliane ed ha un valore di 15.320 euro. Il 6 maggio, il Cogat pubblicò un annuncio sul giornale Maariv, che riportava in dettaglio la vendita di “beni sequestrati” dalla Cisgiordania occupata.
La pubblicità del giornale che illustrava la vendita riportava: “Nel caso in cui i proprietari di tali beni sequestrati non abbiano proceduto a richiedere la restituzione della loro proprietà entro 30 giorni dalla pubblicazione di questo avviso, i beni saranno vendute”.
L’Ue ha presentato una richiesta ufficiale per la restituzione dei beni, ma non ha ricevuto alcuna risposta. “Le missioni dell’Ue a Gerusalemme (Quds) e Ramallah hanno chiesto alle autorità israeliane di restituire quanto prima gli oggetti confiscati ai loro beneficiari senza precondizione” o di fornire un risarcimento, ha aggiunto il portavoce Ue.
L’Ue finanzia strutture umanitarie nei villaggi beduini, ma spesso vengono confiscati dalle autorità israeliane con il pretesto che non è stata data l’autorizzazione necessaria. Le comunità beduine affermano che è molto difficile ottenere i permessi di costruzione adeguati.
di Redazione