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Hamas condanna l’arresto dei combattenti della Resistenza da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese

Hamas ha condannato l’Autorità Nazionale Palestinese per aver arrestato combattenti della Resistenza e diffuso campagne diffamatorie nella Cisgiordania occupata. Il movimento palestinese ha rilasciato giovedì una dichiarazione in cui denuncia le azioni delle forze di sicurezza dell’Autorità Nazionale Palestinese, in particolare nel governatorato di Nablus, dove sono stati presi di mira combattenti della Resistenza, attivisti ed ex prigionieri.

Nella dichiarazione si critica anche l’Autorità Palestinese per aver diffuso voci e inventato accuse contro questi individui. “Di fronte all’aggressione crescente da parte della brutale occupazione in Cisgiordania, le forze di sicurezza dell’Autorità Nazionale Palestinese continuano ad attaccare la nostra Resistenza e il tessuto sociale palestinese attraverso arresti politici e persecuzioni, ignorando gli appelli a cessare queste azioni, che offendono i sacrifici del nostro popolo e sono in linea con l’aggressione crescente dell’occupazione”, ha affermato Hamas.

Il gruppo ha chiesto all’Autorità Nazionale Palestinese di porre fine a queste pratiche, di rilasciare tutti i detenuti politici e di riorientare le sue forze per la lotta all’occupazione.

Hamas invita l’Autorità a proteggere il popolo palestinese

In un’altra dichiarazione rilasciata mercoledì, il Comitato delle forze nazionali e islamiche di Gaza, che comprende Hamas, il movimento del Jihad Islamico palestinese e altre fazioni, ha chiesto la mobilitazione in difesa della Cisgiordania contro quello che ha descritto come il più grande assalto israeliano al territorio. Il comitato ha esortato l’Autorità Nazionale Palestinese e i suoi servizi di sicurezza a proteggere il popolo palestinese e ad affrontare i sionisti e le bande di coloni.

Dall’ottobre 2023, la violenza in Cisgiordania è aumentata, con le forze e i coloni israeliani che hanno causato la morte di centinaia di palestinesi. A quasi 11 mesi dall’inizio del conflitto, sono stati uccisi oltre 40.600 civili palestinesi, per lo più donne e bambini, e vaste aree di Gaza sono state devastate, aggravate da un severo blocco che limita l’accesso alle forniture essenziali.

di Redazione

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