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Cisgiordania, da gennaio più di 5mila palestinesi arrestati da Israele

Da gennaio scorso, le forze militari del regime israeliano hanno arrestato più di 5mila palestinesi nella Cisgiordania occupata.

Il Club dei Prigionieri Palestinesi ha dato l’annuncio martedì in una dichiarazione, affermando che le forze sioniste hanno arrestato 200 cittadini in Cisgiordania in una settimana, portando a 5.100 il numero totale di palestinesi arrestati dall’inizio del 2023. La dichiarazione afferma che gli arresti sono stati effettuati nelle città di Hebron, Nablus, Ramallah e Jenin.

Fonti palestinesi hanno riferito che i detenuti sono rinchiusi in 23 carceri e centri di detenzione e investigazione del regime israeliano. Tra i 5.100 palestinesi ci sono 1.200 detenuti amministrativi, 32 donne prigioniere e 180 minorenni, oltre a 700 prigionieri malati.

“Gli arresti sono stati accompagnati da violazioni e attacchi contro i prigionieri e le loro famiglie, oltre a ingenti perdite materiali all’interno delle loro case, a causa di atti di vandalismo”, aggiunge la nota. Il Club dei Prigionieri Palestinesi ha affermato che gli arresti hanno avuto un impatto “pericoloso” sui detenuti e sulle loro famiglie, aggiungendo che alcune famiglie hanno più di un membro in carcere.

Aumento delle detenzioni “amministrative” in Cisgiordania

La dichiarazione afferma che il regime israeliano ha aumentato il numero delle detenzioni “amministrative”, sottolineando che recentemente ha iniziato a prendere di mira una nuova generazione di palestinesi, compresi i bambini.

Nell’ambito della sua politica di detenzione amministrativa, il regime sionista detiene i palestinesi senza processo né accusa fino a sei mesi; un periodo che può essere prorogato per un numero indefinito di volte.

La detenzione avviene su ordine di un comandante militare e sulla base di quelle che il regime definisce prove “segrete”. Alcuni prigionieri sono stati trattenuti in detenzione amministrativa fino a 11 anni.

L’oppressione dei palestinesi da parte del regime israeliano ha visto un forte aumento sotto il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. Una coalizione, quella di Netanyahu, composta da partiti sionisti di estrema destra che si oppongono allo Stato palestinese e sostengono l’espansione degli insediamenti illegali nelle terre occupate.

di Redazione

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