Palestina

Cisgiordania, decine di prigionieri politici nelle carceri dell’Autorità palestinese

L’Autorità Palestinese, con sede nella Cisgiordania occupata, continua ad agire come “procuratore” del regime israeliano. L’avvocato e attivista per i diritti umani, Mustafa Shatat, ha confermato che dozzine di detenuti politici stanno ancora languendo nelle carceri dell’Autorità palestinese in Cisgiordania, osservando che gli arresti politici sono aumentati prima del mese di Ramadan.

L’avvocato Shatat ha dichiarato, in una dichiarazione esclusiva all’agenzia di stampa Shehab, che “dozzine di detenuti politici provenienti da varie città della Cisgiordania trascorreranno il benedetto mese del Ramadan, lontano dalle loro famiglie”.

Shatat ha affermato che la maggior parte dei detenuti è sottoposta a gravi torture e trattamenti degradanti, in particolare coloro che sono stati arrestati dai servizi di sicurezza dell’Autorità, dopo la loro partecipazione ai funerali del combattente Abdel Fattah Kharousha, l’autore dell’operazione Hawwara a Nablus.

Secondo Shatat, l’escalation degli arresti politici riflette la tendenza dell’autorità a rafforzare la presa di sicurezza sui combattenti della Resistenza in Cisgiordania, in particolare quelli affiliati ad Hamas, soprattutto dopo che recentemente ha tenuto diversi incontri di sicurezza con Israele per “calmare le acque” prima del Ramadan.

Diverse associazioni per i diritti umani hanno richiesto il rilascio dei prigionieri politici in Cisgiordania prima del mese di Ramadan. I servizi di sicurezza dell’Autorità palestinese in Cisgiordania continuano le loro campagne di arresto politico, prendendo di mira prigionieri, studenti, attivisti, personalità e simboli nazionali, sulla base delle loro opinioni e orientamenti politici.  

Il Movimento di Resistenza palestinese Jihad Islamico ha rilasciato una dichiarazione in cui descriveva la campagna di arresti, condotta dalle Forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese contro gli attivisti ed ex prigionieri, come un crimine contro la causa palestinese. Il Jihad afferma che questa azione repressiva dell’Ap è funzionale al regime sionista.

di Redazione

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