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Cisgiordania, come procura le armi la Resistenza?

Con l’espansione delle operazioni della Resistenza in Cisgiordania, sorge spontanea la domanda da dove la Resistenza prenda le armi.

Due settimane fa, quando l’esercito israeliano ha avviato la sua vasta operazione militare in Cisgiordania, la Resistenza palestinese ha annunciato di aver utilizzato esplosivi per contrastare le forze di occupazione sioniste e di aver fatto saltare in aria diversi veicoli militari del regime di Tel Aviv.

Nel corso delle operazioni condotte dalle forze palestinesi, i sionisti hanno subito perdite materiali e umane, oltre alla distruzione di numerosi veicoli militari.

Dove prende le armi la Resistenza in Cisgiordania?

La Cisgiordania occupata è sottoposta a rigide misure di sicurezza e militari da parte del regime occupante. Sono stati istituiti più di 700 posti di blocco militari dell’esercito sionista.

Naturalmente, i gruppi della Resistenza palestinese non rivelano la provenienza delle loro armi e del loro equipaggiamento, né il modo in cui fabbricano gli esplosivi; tuttavia, secondo alcuni resoconti pubblicati dai media sionisti e dall’esercito sionista, potrebbe essere possibile ottenere informazioni sulle fonti di queste armi.

Yousef al-Sharqawi, analista per gli affari militari palestinesi, ritiene che l’occupazione del regime sionista sia la motivazione più importante per la formazione di gruppi della Resistenza in Cisgiordania e che se non ci fosse stata l’occupazione, non si sarebbero formati gruppi armati. Afferma che il mercato delle armi in Cisgiordania è aperto e che il più importante è il mercato delle armi del regime sionista. Infatti, le tribù e i gruppi palestinesi acquisiscono le armi dell’esercito occupante in modi diversi.

76 anni dopo l’inizio dell’occupazione sionista in Palestina e 56 anni dopo l’occupazione della Cisgiordania da parte del regime israeliano, i gruppi palestinesi hanno acquisito un’esperienza che consente loro di ottenere armi ed equipaggiamento militare legati all’esercito israeliano senza rivelare le fonti delle loro armi.

Riguardo alle fonti degli esplosivi che i combattenti palestinesi producono in Cisgiordania, il regime sionista ha chiaramente affermato che le materie prime per fabbricare questi esplosivi sono disponibili sul mercato e che il metodo per fabbricarli e prepararli è anch’esso disponibile su Internet.

di Redazione

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