Cisgiordania stretta nel cappio del regime israeliano
Non si allenta il cappio che il regime israeliano stringe da decenni intorno al collo dei palestinesi che vivono nell’assediata Cisgiordania. Le forze di occupazione israeliane hanno lanciato nelle ultime 24 ore una vasta campagna di arresti in Cisgiordania. I soldati israeliani, le forze del servizio segreto interno Shin Bet e la polizia di frontiera hanno preso parte alla campagna che ha portato all’arresto di almeno 21 palestinesi, riporta l’agenzia Ynet.
Le persone sono state arrestate per “sospetto coinvolgimento in attività terroristiche popolari”, ha affermato l’esercito di occupazione in una dichiarazione rilasciata martedì. Secondo la dichiarazione, gli individui detenuti sono stati rinviati in custodia cautelare per ulteriori indagini. Le autorità di occupazione conducono spesso campagne di arresti attraverso i territori occupati con il pretesto di arrestare palestinesi “ricercati”.
Settemila prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane
Secondo quanto riferito dal Comitato per gli affari dei prigionieri, più di 7mila palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane. Diverse centinaia di detenuti sono stati incarcerati sotto la pratica della detenzione amministrativa, una politica in base alla quale i prigionieri palestinesi sono tenuti in strutture di detenzione israeliane senza processo o accusa.
La pratica israeliana di detenzione amministrativa è stata condannata da parte dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite e dal Comitato per i diritti umani che sovrintende l’attuazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici, che Israele ha ratificato, almeno sulla carta. L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha ribadito il suo appello per porre fine a questa misura illegale e per il rilascio immediato di tutti i detenuti amministrativi.
di Redazione