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Iran, ambasciata inglese sostiene l’opposizione

Chi gode di una buona conoscenza della storia dell‘Iran, riconoscerà sicuramente il ruolo fondamentale avuto dalla Gran Bretagna nella campagna terroristica che ha sconvolto per decenni il Paese del Golfo. Dal colpo di Stato nel 1953 contro il governo dell’allora primo ministro eletto democraticamente, Mohammad Mosaddeq, che portò al potere lo Scià filo-americano Reza Pahlavi, alle ripetute ingerenze e sostegno ai presunti gruppi di dissidenti anti-iraniani che proseguono fino ai giorni nostri.

Per decenni, Cia ed MI6 (servizio segreto inglese) hanno rifiutato di chiarire il loro ruolo nel colpo di Stato del 1953. Solo nel 2013, la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti ha ammesso di aver organizzato il colpo di Stato in Iran. I dati rilasciati confermano le precedenti relazioni; il colpo di Stato del 1953 in Iran è stato progettato e approvato dai più alti livelli del governo degli Stati Uniti come parte dei piani di politica estera di Washington.

A tal proposito, il rappresentante di Mashhad del parlamento iraniano, Nasrollah Pezhmanfar, ha affermato che l’ambasciata britannica a Teheran sostiene gruppi di dissidenti.

Il parlamentare iraniano, Nasrollah Pezhmanfar, ha condannato l’ambasciata britannica per l’ingerenza nei confronti degli interessi e della sicurezza del popolo iraniano. “Le ambasciate possono tenere una serie di cerimonie come eventi nazionali e religiosi, ma le loro misure dovrebbero essere in linea con le regole del Paese ospitante”, ha dichiarato all’agenzia Mehr News Agency. “Sfortunatamente, diverse ambasciate si sono trasformate in centri politici che interferiscono negli affari interni della Repubblica Islamica dell’Iran“, ha aggiunto il parlamentare iraniano.

Iran non deve dimenticare i crimini inglesi

L’ambasciata del Regno Unito ha commesso tali violazioni in numerose occasioni, ha aggiunto Pezhmanfar, affermando che l’ambasciata ha svolto un ruolo importante nelle proteste pilotate dall’Occidente nel 2009, in seguito alle manifestazioni elettorali nel Paese.

È quantomeno discutibile la scelta fatta qualche anno fa dal precedente governo iraniano di permettere la riapertura dell’ambasciata britannica a Teheran. La Gran Bretagna è stata da sempre tra i protagonisti assoluti delle aggressioni e dei crimini commessi contro il popolo iraniano. Sarebbe opportuno non dimenticarlo.

di Yahya Sorbello

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