Cisgiordania, 2mila palestinesi sfollati a causa della violenza dei coloni
Circa 2mila palestinesi sono stati sfollati nella Cisgiordania occupata a causa della violenza dei coloni dal 2022, con un picco registrato del 43% negli sfollamenti dal 7 ottobre, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento delle attività umanitarie (Ocha). In un rapporto pubblicato giovedì, l’Ocha ha affermato che almeno 111 famiglie, tra cui 356 bambini, nella Cisgiordania occupata, sono state sfollate dal 7 ottobre.
Secondo il rapporto, 14 palestinesi, metà dei quali bambini, sono stati costretti a fuggire dalla comunità di pastori di Khirbet Zatuna, nel sud della Cisgiordania occupata, dopo che coloni armati avevano minacciato di ucciderli se non se ne fossero andati. Alla fine di ottobre, i palestinesi sono stati costretti a smantellare circa 50 edifici ed evacuare l’area insieme ai loro 5mila capi di bestiame.
L’Ocha ha affermato di aver precedentemente documentato attacchi di coloni contro questa comunità, più recentemente il 12, 21 e 26 ottobre, dove ora circa due terzi delle famiglie palestinesi che compongono la comunità beduina sono sfollate. Almeno 98 famiglie palestinesi, tra cui 828 persone, tra cui 313 bambini, sono state sfollate da 15 comunità di pastori nella Cisgiordania occupata a causa della violenza dei coloni o delle crescenti restrizioni ai movimenti.
Il rapporto afferma: “Dal 7 ottobre, l’Ocha ha registrato 230 attacchi di coloni contro palestinesi. Ciò riflette una media giornaliera di sette attacchi, rispetto ai tre dall’inizio dell’anno. Oltre un terzo di queste aggressioni comprendeva minacce con armi da fuoco, comprese sparatorie”. In metà degli incidenti, le truppe israeliane accompagnavano e sostenevano attivamente gli aggressori.
di Redazione
