Cina saccheggia il petrolio yemenita
In silenzio e senza destare scalpore, la Cina sta saccheggiando il petrolio yemenita. Secondo il ministero del Petrolio del governo yemenita, la petroliera cinese APOLYTARES è entrata nel porto di Al-Shihr, sulla costa della provincia di Hadhramaut, per caricare il petrolio estratto dai giacimenti petroliferi occupati dalla coalizione saudita nelle province orientali dello Yemen.
Questa è la seconda volta che le petroliere cinesi entrano nella costa meridionale dello Yemen per depredare il greggio. La petroliera APOLYTARES è entrata nel porto di Al-Shahar anche il 10 aprile, trasportando in Cina 2.375.090 barili di petrolio per un valore di 251 milioni di dollari.
Ad oggi, la Cina ha saccheggiato circa cinque milioni di barili di petrolio yemenita attraverso la mediazione di sauditi ed Emirati Arabi Uniti, pagando il petrolio a basso prezzo al governo yemenita dimesso e illegale. Secondo il ministero del Petrolio del governo yemenita, questa somma di denaro è sufficiente per pagare gli stipendi di tutti i dipendenti yemeniti per più di due mesi!
La collaborazione tra la Cina l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti nella guerra yemenita non si è limitata agli acquisti di petrolio, ma anche alla vendita da parte di Pechino alla colazione saudita di droni da ricognizione e combattimento CH-4 e Wing Loong 1 e 2.
Dal marzo 2015, il Paese è vittima di una devastante aggressione militare condotta dai sauditi. Tuttavia, le vere vittime di questa guerra sono civili innocenti e bambini che hanno dovuto affrontare condizioni disastrose. L’intervento guidato dal principe ereditario saudita Mohamed Bin Salman, dagli Emirati Arabi Uniti e dai suoi alleati, ha prolungato il conflitto e causato quella che l’Onu descrive come la peggiore crisi umanitaria del mondo nel Paese più povero del Medio Oriente. Ma le bombe fanno rumore solo in Ucraina.
di Redazione