Cile, scontri nell’anniversario del Golpe
La capitale del Cile, Santiago, è stata teatro di violenti scontri tra polizia e manifestanti durante una manifestazione nell’anniversario del Golpe del 1973. Scontri sono scoppiati nel cimitero generale di Santiago, dove migliaia di persone stavano assistendo a un memoriale per le vittime di anni di dittatura del generale Augusto Pinochet. La polizia ha usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti.
I manifestanti hanno lanciato pietre e bottiglie molotov alla polizia. Diverse persone sono rimaste ferite e molte altre sono state arrestate. Questa era una scena familiare per i cileni in quanto l’anniversario del golpe spesso diventa occasione di scontri tra le varie opposte fazioni politiche. Il colpo di stato del 1973 nella nazione sudamericana provocò la morte dell’allora presidente Salvador Allende e avviò una brutale dittatura.
In Cile una pace che non arriva
Crediamo sia veramente difficile immaginare una giusta pace per la società cilena senza riforme che spazzino le ultime eredità della dittatura scellerata; senza provvedimenti che diano giustizia agli indios Mapuche; senza interventi sul mercato del lavoro e nel comparto dell’istruzione; senza un riordino delle attività economiche, che cessino di basarsi solo sul rame e limitino lo strapotere dei colossi del settore. Senza queste riforme il Cile continuerà a reggersi su un precario equilibrio che gli impedirà di cancellare le troppe ombre del passato e di raggiungere una solida stabilità.
di Redazione